Prendendo spunto dal libro le Gang di new York Manfredi catapulta Magico Vento, e noi con lui, nel caos delle sanguinose guerre di strada fra le bande che imperversavano nella metropoli, in riferimento al passato di Ned durante la guerra di secessione, e le ben più subdole lotte di potere fra politici, affaristi e fiancheggiatori, nel presente di MV.

I testimoni comuni dei due frammenti di vita di Ned sono un suo caro compagno di sventure, Floyd, a cui la vita non ha arriso e un odioso sciacallo pronto a prosperare nel crimine all'ombra dei politici e dei poteri compiacenti, Scum. Personaggio storico veramente esistito e a cui l'autore si è ispirato come emblema del periodo è Frederika Mandelbaum detta Marm, Una singolare figura di donna che sguazzava con piacere nell'alta società, nella politica e nella corruzione, gestendo e organizzando una rete criminale imponente, ramificata e appiccicosa dalla quale era difficile uscire, una volta entrati.

Oltre a queste nuove introduzioni e altri personaggi minori abbiamo tre pilastri della serie: Howard Hogan, George Armstrong Custer e last but not least la tormentata Norma Snow.

Il gruppo di attori si muove in una rappresentazione suggestiva, evocativa, rude ed efficace della New York della seconda metà dell'ottocento, con il potere al vertice impegnato nelle sue sciarade e il vuoto di potere nelle strade che lasciava libertà alle scorribande delle gang e feccia varia.

Riguardo la trama, la storia principale ruota attorno ad un tassello non particolarmente significativo del passato di Ned, che Magico Vento è chiamato a rivivere dall'incontro con il suo amico Floyd. I due erano giunti a New York durante la guerra di secessione - probabilmente dopo il suo periodo di battelliere -. Qui avevano incontrato Scum, uno spregiudicato individuo avvezzo a farsi condurre dal vento del potere stando ben attento a non cercare di imbrigliarlo; pronto a taglieggiare i più deboi e a servire i più forti. Floyd è rimasto invischiato nelle trame di Scum, ma non ha mai avuto né la furbizia per sopravvivere né lo stomaco abbastanza robusto. Quello che Magico Vento ritrova è un relitto umano che è sceso dal treno dei criminali che contano e rischia di esserne travolto. Vorrebbe vendicarsi di Scum sottraendogli una collezione di francobolli che aveva rubato insieme a Ned per lui molti anni prima. Ma rischia di diventare complice dell'omicidio del suo amico, se non che, all'ultimo, gli salva la vita.

Scum nel frattempo è diventato ricchissimo in quanto ha sempre saputo stare dalla parte giusta della barricata - che non corrisponde assolutamente alla parte onesta, ovviamente. Ma diventa troppo intraprendente in quanto la sua voglia di compiacere Hogan lo spinge a tendere un agguato a Magico Vento dal quale uscirà cadavere.

Hogan, dal canto suo, è in ben altre faccende affacendato. Lo lega allo sciamano ormai solo una sorta di morbosa curiosità e, si insinua, anche la gelosia per Norma Snow, ma questa cosa la si insinua solamente. In realtà è a New York per tessere le sue trame politiche. Cercare di pilotare le elezioni e, qualsiasi sia il risultato di essere dalla parte del vincitore. E' minato nel fisico, meno di quanto voglia far credere a dire il vero, ma attivissimo ugualmente.

Poe è per questa volta molto più attratto dalle implicazioni politiche della vicenda che dai rigurgiti del passato di Ned. Corre, spia, pensa, elucubra e contatta George Armostrong Custer per cercare di sbrogliare la matassa delle alleanze all'interno dei democratici e dei repubblicani e per carpire le reali intenzioni di Hogan. Ne verrà a capo. Non proprio. Difficile solo intuire le implicazioni delle trame di Hogan.

Custer si sta imbarcando verso la gloria e la follia. Cerca di sfruttare le incertezze politiche del momento per ottenere, non la presidenza né la vicepresidenza, ma semplicemente quello che ha sempre voluto. Guerra, morti e gloria nella battaglia finale con i Sioux. (povera Libbie!)

E Norma? Sempre più un mistero. Sarà sempre l'attrice nelle mani del regista o sa qualcosa di più di quello che ammette? Certo l'allontanamento con MV sembra definitivo. Lei si dichiara signorina finalmente e MV la saluta con un ADDIO. Anche la copertina, splendida come sempre, non lascia speranze. Ma i fumetti di Magico Vento sono un fiume in piena il cui corso è imprevedibile.

Vittorio Sossi