narra di due grandi eroi che all'alba dei tempi si batterono contro i demoni del fuoco: nell'ultimo scontro uno dei due, Degawidah, morì. Il secondo, Athaska, non si arrese alla fine del suo fratello di sangue e intraprese un viaggio per il mondo che durò tutta una vita finché, ormai vecchio, fu ricevuto dal Grande Spirito che gli ribadì l'ineluttabilità della morte e l'esistenza di un abisso invalicabile fra il regno dei vivi e dei morti.
Athaska non accettò quello che gli veniva detto e, in un ultimo sforzo, scagliò la sua lancia verso il regno dei morti creando un passaggio: il ponte dell'arcobaleno.
Zagor in un momento determinante della sua vita, divorato dalla
incertezza e da conflitti interiori, varcò il ponte per chiudere i
conti con il suo tormentato passato.
Caro lettore non so quanto il viaggio dello Spirito con la Scure sia stato reale o metaforico ma so che segnò una tappa fondamentale nella sua vita...
Da quel momento Zagor non fu più lo stesso.
Abbandonò la falsa immagine di spirito e si dedicò alla pace come semplice uomo, libero dai sensi di colpa e dalle ombre della drammatica gioventù.
Nei miti dell'antichità molti eroi, come Ulisse, hanno varcato la soglia del regno dei morti: per porre delle domande e cercare delle risposte.
Si narra che anche Zagor si sia spinto oltre questo confine invalicabile per risolvere i suoi conflitti interiori.
In questo stralcio del diario del colonnello Perry il comandante di Fort Pitt, il più importante alleato fra le fila dell'esercito, è raccolto l'antefatto alla base della vicenda e alcune riflessioni.
Oggi sono giunti a turbare la splendida calma del mio amato Fort Pitt, tre loschi individui il cui aspetto mi ha indotto una sottile inquietudine: Samuel, Forrest e Warren Kinsky: I tre chiedevano l'arresto di Patrick Wilding per il brutale omicidio del fratello, Salomon Kinsky.
Io non conoscevo questo oscuro momento del passato del mio fraterno amico, ma conosco l'uomo e so che qualunque tremenda azione abbia commesso in gioventù, l'ha certamente riparata con la sua opera a sostegno della pace di Darkwood.
Ho visto Zagor qualche tempo fa e mi è sembrato molto turbato.
Penso che il continuo proporsi come spirito al popolo rosso sia una
menzogna che lo sta lentamente logorando.
Solo adesso capisco quale profondo rimorso debba attanagliare il mio amico.
Lui che si propone come l'inviato di Manito, come il difensore del popolo rosso è il figlio di uno dei più feroci repressori della libertà indiana. E lui stesso in un impeto d'ira si è macchiato di un terribile delitto solo per placare la sua sete di vendetta.
Povero amico mio comprendo il dramma interiore con cui hai dovuto convivere tutti questi anni. L'arrivo dei Kinsky mi auguro non porterà altri lutti nella tua vita e turbamenti alla pace così sofferta che hai contribuito a creare.
Comunque sia, credo che per te sia giunto il momento di confrontarti con le tue colpe e con quelle di tuo padre; una dolorosa tappa della tua vita dalla quale so che rinascerai libero da ogni dubbio...
Zagor,
ricevuta l'accorata lettera del colonnello, radunò i capi alla radura della piccola acqua lo stesso luogo del suo debutto come difensore di Darkwood, con l'intento di rivelare tutta la verità sul suo passato.
Ma ben presto l'atmosfera si surriscaldò e si rivelò la trappola tesa dai Kinsky e dai loro alleati.
Un odio improvviso serpeggiò nella radura e Zagor, Cico, Tonka e Molti Occhi rischiarono di essere uccisi dai loro stessi amici sobillati da Dwayan un abenaki creatura dei Kinsky agli ordini di Shaytan, uno dei demoni di fuoco.
Tratto in salvo dal feroce linciaggio da Molti Occhi, Zagor inizia ad avere febbricitanti visioni e, su consiglio del vecchio sciamano accetta di fare visita a Jayla. La strega che avrebbe potuto aprirgli il passaggio verso l'aldilà per affrontare i suoi fantasmi.
Zagor fra la vita e la morte, varcò il ponte dell'arcobaleno..
Al di là del ponte Zagor trovò ad attenderlo tutti i suoi amici rossi scomparsi: da Manetola a Nuvola a Tawar ad Akoto; ma con sua grande sorpresa ritrovò anche bianchi come Wandering Fitzy, Mohican Jack e soprattutto suo padre Mike Wilding.
Mike gli confermò la sua responsabilità e non si concesse alcuna attenuante. Il passato non si può cancellare ma gli uomini che lo hanno determinato possono cambiare: il tenente Mike Wilding autore della strage era morto insieme alle sue vittime e non era il Mike Wilding che aveva sposato la giovane Betty e cresciuto il piccolo Pat.Quest'ultimo era stato perdonato dalle vittime del primo e viveva ora in pace con loro nelle grandi praterie.
Mike ottenne la comprensione e il perdono di suo figlio e lo spronò a continuare la sua opera di pace. Anche se fondata su una menzogna il bene insito nelle sue azioni era più importante.
Anche se nata da un egoistico desiderio di espiazione, i suoi effetti avevano portato un bene collettivo di valore inestimabile.
Nel frattempo nella dimensione reale Zagor incosciente e in fin di vita era stato catturato da Daywan e dai Kinsky insieme ai suoi pochi alleati: i malvagi erano pronti a compiere un sacrificio collettivo che avrebbe alimentato l'odio fino ad un punto di non ritorno. Ma Zagor richiamato dall'aldilà si scagliò con tutte le forze contro i suoi avversari.
Mentre
stava per essere sopraffatto, il passato consumò se stesso con il confronto fra i sedicenti fratelli Kinsky e i fantasmi dell'aldilà. L'inganno perpetrato dai tre fratelli fu rivelato da Jayla che dissolse Shaytan che altri non era che un'allucinazione alimentata dai dubbi del popolo di Darkwood che tornò ad acclamare il suo protettore, forse per l'ultima volta nel ruolo dell'inviato di Manito.
Patrick Wilding cessò di tormentare uno Zagor ormai più uomo che Spirito.
Il Ponte dell'arcobaleno di | |
disegni | Gallieno Ferri |
storia | MAuro Boselli |
Il Ponte dell'arcobaleno | |
scheda | Vittorio Sossi |