fortezza di Smirnoff

la fortezza di smirnoff

Riusciranno i nostri eroi a trafugare un importante manoscritto custodito in una fortezza impenetrabile?

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Blizzard Gazette N°150

Pericolose fissazioni
di Alfred Hitchcock
"Cicolini il grande"

Dilettarsi cicolini il grande nelle arti magiche e nella prestidigitazione in genere non è un passatempo pericoloso. Il nostro vulcanico messicano, dopo un'incontro-scontro con il mago Mysto era giunto in possesso di un libro di magia, - sarebbe più esatto dire che il libro era giunto sulla sua testa! - , con tutto l'armamentario di trucchi del buon prestigiatore. Convinto di potersi impadronire facilmente delle abilità di un buon mago e dopo una serie di infruttuosi tentativi, vestito di tutto punto, Cico si era recato nel saloon di Starbuck per la prova del fuoco, sfoggiando uno pseudonimo altisonante: Cicolini il Grande, il re della fuga.

Inutile smith e jonesdire che la sua esibizione non aveva impressionato nessuno. Anzi... Il povero messicano era diventato lo zimbello degli avventori!
Se la fortuna è cieca si dice però che la sfortuna ci veda benissimo e il caso volle che nel locale fossero presenti due veri allocchi: il granduca Wilhelm Raffenburger e il visconte Rodolfo in missione segreta dalla Badenlandia.
I due dignitari seguirono Cicolini al rifugio e, davanti ad un attonito e divertito Zagor, chiesero al sedicente mago della fuga di cimentarsi per loro in una missione impossibile:
recuperare la formula di un potente esplosivo trafugata dal duca Smirnoff; questi si era asserragliato in una cittadella fortificata nel Canada, protetto da una milizia nutrita e da ogni sorta di marchingegno.

Inil conte di lapalette nei panni del marajà di lampoore breve Cicolini si sentì punto nell'orgoglio e riuscì a strappare al recalcitrante Zagor l'adesione ad una simile, pazzesca impresa.
Tale impresa richiedeva però un vero esperto e non un cialtrone improvvisato. Zagor conosceva solo una persona in grado di aprire qualsiasi cassaforte e disattivare qualsiasi congegno architettato allo scopo di prevenire un furto. Un uomo che in quel momento stava lavorando a Boston sotto le mentite spoglie del maraja di Lampoore.
Chi era quell'uomo e che mestiere faceva?
Il Conte di Lapalette, naturalmente. Il più abile ladro. In grado di esercitare il suo charme sia per aprire il cuore di ricche signore che per aprire qualsiasi cassaforte o chiavistello.
Ancora una volta il conte accettò di togliere le castagne dal fuoco ai suoi amici.

Blizzard Gazette N°151

Missione Impossibile!
di Raymond Dusmenil
"Trappole e marchingegni del duca Smirnoff"

La il duca smirnoff fortezza di Smirnoff appariva inviolabile! Devo ammettere che se il mio "lavoro" come marajà di Lampoore avesse dato i frutti sperati, non avrei accettato una missione così disperata. Ci è voluta tutta la mia esperienza per riuscire a venire a capo delle precauzioni dietro le quali Smirnoff aveva trincerato il suo "tesoro"..
Il duca aveva costruito il suo rifugio in Canada nel New Hampshire su una montagna sacra ai Sequin.

Se la mappa della fortezza dai un'occhiata alla mappa che ho conservato per ricordo dell'impresa ti accorgerai quanto fosse difficile anche solo avvicinarsi non visti alla fortezza. Sacre bleu! Figuriamoci penetrarla e derubarne i segreti!
Il picco sul quale era situata, era accessibile solo per mezzo di un'unico sentiero, presidato da un posto di guardia. Zagor ci aveva assicurato che avrebbe scalato le pareti a picco sulla destra, per raggiungere quel piccolo pianoro, e gettarci una fune. Tonnerres! Io lo conoscevo e non ho mai dubitato che non ce l'avrebbe fatta ma, per fortuna, tutto questo ci venne risparmiato; come ti spiegherò in seguito.
Gli spalti erano sorvegliati da continui doppi turni di guardia che rendevano quasi impossibile scalarli...

I problemi maggiori li avremmo comunque incontrati una volta dentro! C'era un corpo di guardia anche all'interno del palazzo e la stanza di Smirnoff era attigua allo studio dove, secondo le informazioni raccolte da quei due furbacchioni di dignitari, si trovava celato l'accesso per i sotterranei.

Dovevamo la pianta delle trappole quindi, in breve tempo, scovare il passaggio segreto che ci avrebbe condotto al nostro obiettivo. Una volta sotto avremmo avuto due brutte gatte da pelare. La cassaforte quella no. Non era un problema. Era una brutta bestia... Ma non c'è cassaforte che io non sia in grado di aprire!
Difficile era passare il pavimento sensibile al peso:ho adottato un sistema di tubi leggeri e resistenti costruiti da un mio abituale e discreto fornitore.
Il momento critico, e in situazioni come quella conta la velocità e l'esperienza accumulata in anni di "onesto" lavoro, l'avrei passato davanti alla cassaforte.
Devi sapere che il conte era talmente paranoico da aver architettato un sistema di specchi che consentivano di tenerla sempre sotto osservazione, direttamente dal corpo di guardia.
Io avevo pensato di rimpiazzare l'immagine della cassaforte con quella di un modellino da applicare davanti al periscopio. Se fossi stato abbastanza veloce le guardie non si sarebbero accorte di niente. Del resto, io stesso, al posto loro, non avrei mai creduto che qualcuno sarebbe riuscito ad arrivare indenne e indisturbato in quella camera!
Contavo sulla stanchezza dei soldati di Smirnoff. Nom du diable! Dopo mesi di turni massacranti avevano certamente allentato la guardia!
Su questo avevo ragione.
Ma Smirnoff invece non aveva allentato la guardia: ci aveva addirittura fatto pedinare...

Blizzard Gazette N°152

Missione compiuta!
di Raymond Dusmenil
"Come scampammo alle trappole di Smirnoff"

La lapalette pianifica pianificazione dell'assalto alla fortezza era stata studiata nei minimi dettagli. Quello che non potevamo sapere era che Smirnoff ci aveva fatto pedinare dall'inizio. Come ammise in seguito, però, eravamo riusciti a sgattaiolare dentro senza che se ne accorgesse! L'incontro con i Sequin, iniziato sotto i peggiori auspici, si rivelò una circostanza fortunata.
Infatti dopo le spiegazioni necessarie gli indiani, che all'inizio ci credevano complici dell'odiato duca che aveva violato la loro montagna sacra, ci indicarono un sentiero segreto per giungere nel piccolo pianoro sotto la fortezza.

Di l'acquario lì penetare all'interno fu abbastanza semplice grazie all'effetto sorpresa. Giunti allo studio di Smirnoff, il problema principale era trovare il meccanismo che ci avrebbe aperto il passaggio verso i sotterranei. Ancora una volta un colpo di fortuna ci aprì la strada. Il diabolico duca aveva celato il meccanismo all'interno di un acquario protetto da affamati piranhas. Da quel momento tutto procedette secondo i piani.

Misi il conte apre la cassaforte all'opera il sistema di tubi che avevo progettato e che mi consentiva di avvicinarmi alla cassaforte senza toccare il pavimento sensibile al peso. Sostituii rapidamente l'immagine della cassaforte con quella del modellino, che avevo accuratamente fatto preparare, e violai senza grossi probelmi la serratura.
Ci preparavamo ad uscire dai sotterranei senza immaginare che Smirnoff aveva predisposto una trappola aggiuntiva della quale non immaginavamo l'esistenza.
Tre serie di buchi nella parete sembravano rappresentare il meccanismo di riapertura del passaggio, e, incauti, infilammo le mani nella trappola. Mi duole dire che solo Zagor aveva avuto il sospetto che la coincidenza nel numero di aperture e nel nostro nuemro era alquanto sospetta.

Quel dommage! Per un professionista del mio calibro... topi in trappola Fatto sta che ci ritrovammo con le mani imprigionate da manette mentre l'acqua veniva fatta affluire lentamente. Avremmo fatto la fine dei topi! Les souris!
A quel punto il messicano ci stupì. Riuscì non so come in qualcosa che aveva provato mille volte da quando era venuto in possesso del libro di Mysto.
Liberarsi dalle manette.
Scampata l'orrenda fine ci trovammo nel bel mezzo di una battaglia dalla quale salvammo la pelle solo grazie al provvidenziale intervento di Halgaj e dei suoi Sequin.

Ci smirnoff le prende allontanammo soddsfatti accompagnati dalle vuote minacce del duca. Vorrei tralasciare l'umiliante conclusione della vicenda che ci lasciò con un pugno di mosche. I due imbroglioni aristocratici ci lasciarono senza compenso dopo averci informati ridacchiando che Smirnoff non aveva trafugato la formula ma solo una lettera d'amore: compromettente ma senza valore.
Anche i loro anelli che mi ero procurato come leggittimo risarcimento non erano altro che patacche. Non bisogna mai fidarsi dei nobili.
La loro apparenza sgargiante spesso non nasconde altro che un vuoto disarmante...

Blizzard gazette games

il gioco di Zagor
di Vittorio Sossi
"una vera chicca"

Non solo Dylan Dog ha i suoi videogames. Anche il nostro amabile Zagor. Il suo videogame è tratto proprio dall'avventura la fortezza di Smirnoff. per saperne di più visitate la pagina dello Zagor Club . Io non ci ho mai giocato ma nella pagina è possibile scaricarlo. Il gioco è per commodore 64 e quindi per girare su un normale PC necessita di un emulatore: un programma che faccia funzionare il vostro computer come appunto un commodore.
Non so se sarà un gran gioco. io l'ho scaricato e quando ho un po' di tempo vado a cercarmi in rete un emulatore. Se tutto è OK vi farò sapere.

18-11-2002: il gioco funziona ma io non sono riuscito a farmi dare le mappe dai due beccaccini, il visconte e il granduca, e quindi il conte di Lapalette non ne vuole sapere di andare avanti senza un piano dettagliato (come dargli torto?) Se qualcuno ha la soluzione e ha voglia di spedirmela la pubblicherò volentieri in questa pagina

Voglio però consigliarvi, se avete velleità ladronesche e non volete finire in galera, un fantastico videogioco del 1998 che potete trovare in versione economica a solo qualche euro.
THIEF (ha avuto anche un seguito Thief 2): in questo gioco con visuale in soggettiva impersonerete un ladro che dovrà confrontarsi sia con normali guardie, che non esiteranno a sbudellarvi comunque, che con esseri soprannaturali quali schifosi zombi e pericolosi uomini-insetto.
La bellezza del gioco, a suo tempo un innovatore, è che si tratta di uno Stealth game. Il vostro scopo è unicamente quello di nascondervi e rubare senza UCCIDERE NESSUNO. E la cosa è particolarmente difficile!
Sarete aiutati da un armamentario di frecce di ogni tipo e bombe a gas.
Vi assicuro che il gioco dà veri brividi quando vi passa vicino una guardia o uno zombi e voi siete nascosti a due passi, in un angolo, nell'oscurità... trattenendo il respiro.
Essendo un gioco del 1998, credo, non è particolarmente esigente in richieste hardware. Va bene una qualsiasi scheda grafica 3D, (io ne ho una vecchissima e non mi ha dato problemi).

curiositą
Il gioco di Zagor
In altre pagine
il conte di Lapalette
La Fortezza di Smirnoff di
disegni Franco
Donatelli
storia Alfredo
Castelli
La Fortezza di Smirnoff
scheda Vittorio Sossi