il pequot un avversario di zagor

il Pequot

(vero nome ignoto)

Le notizie sulla sua morte erano un po' affrettate


 
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Ritorno dalla morte!
di Robert Short
"Non basta una pallottola!"

Non era bastata una pallottola a sistemare il Pequot. Anzi c'è da credere che Otter Tail non l'avesse neanche colpito, lì, sulla scarpata e che abbia solo finto di esserlo stato. Per poi lasciarsi tranquillamente rotolare a valle e sfuggire così al suo aggressore.
Il Pequot era una delle anime nere che avevano accompagnato One Eyed Jack nell'impresa di rimettere in funzione quella miniera d'oro a spese dei Passamaquoddy di Smart Eel, che vi lavoravano in schiavitù.
Se era vero che la miniera l'aveva rimediata Stick, certamente dell'organizzazione se ne era occupato lui. Senza nulla togliere al carisma di One Eyed Jack che, con l'incombere della figura e la spietatezza del carattere, teneva con il pugno di ferro quella banda di pendagli da forca.
Ma One Eyed Jack aveva come punto debole la ossessione per Zagor ed il Pequot era conscio che questa debolezza lo avrebbe portato alla rovina.
Pur riconoscendone l'abilità non si faceva intimidire.
E non perse la testa neanche quando le linee difensive cedettero e i suoi compagni furono spazzati via.
Probabilmente il piano di fuggire con l'oro gli sarebbe riuscito se non fosse stato rallentato da Stick. Ma bisogna riconoscere il suo sangue freddo nel fingersi morto.
E solo grazie ai trappers, non è sopravvissuto al secondo scontro con Zagor.
Il macchinoso piano di vendetta che aveva predisposto aveva stritolato Zagor come in una morsa: circondato ed attaccato da tutte le direzioni, mentre lui con il vantaggio della sorpresa si preparava all'ingresso in scena nel bel mezzo del consiglio dei capi.
Zagor si trovò del tutto impreparato nell'affrontarlo e fu sconfitto dal trucco di narcotizzarlo nel bel mezzo del duello.
Era stato proprio abile a non rivelare la sua presenza, mentre era impegnato a reclutare e organizzare la schiera di persone, tutte temibili, che avrebbero visto volentieri Zagor sotto terra.
Grazie alla amicizia con Gregorio aveva contattato Blotch e nel frattempo si era guadagnato un posto di rispetto fra i Naskapi.
Con tutta tranquillità poteva preparare la tela nella quale sarebbe rimasto invischiato lo Spirito con la Scure.
Il regno di Zagor sarebbe andato distrutto fra una miriade di schermaglie intestine e lui si sarebbe potuto arricchire con i traffici di armi.
L'unico errore che ha commesso gli è stato fatale. Forse One Eyed Jack era talmente ossessionato da Zagor da immaginarlo un gigante in grado di spazzare via qualsiasi resistenza e di sopravvivere ad ogni agguato.
Il Pequot, nel suo ego smisurato fece l'errore opposto.
Affidò Zagor ancora vivo, invece di finirlo al termine del duello che lo aveva visto vincitore, ai Fitzgeraldson che se lo lasciarono scappare.
Mai e poi mai il Pequot avrebbe giurato che Zagor fosse ancora vivo. Anche dopo la notizia della sua fuga. Preferiva credere all'ipotesi che fosse precipitato nel burrone anche se i suoi uomini non erano scesi a controllare.
Con Zagor fuori gioco optò per il gioco pesante e convinse gli alleati ad attaccare l'Avamposto Tre che credeva sguarnito.
Ma Zagor era lì ad attenderlo con i trappers al gran completo. E nonostante il comportamento del Pequot gli offrì ancora una volta l'occasione di un duello personale.
Dopo averlo strapazzato un po' lo lasciò ammaccato a terra. Ma neanche allora il Pequot si arrese e in un ultimo caparbio tentativo tentò si sorprenderlo alle spalle.
Solo grazie all'intervento dei trappers Zagor si salvò da quest'ultimo vile agguato.
Il Pequot fu freddato da una scarica di fucileria e morì crivellato di colpi.
Questa volta è difficile pensare che fingesse.

bibliografia
in altre pagine
Mercanti di armi
Un'impresa disperata
Il Pequot
scheda Vittorio
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