Toninelli coltiva una passione per le trame gialle e trhiller,
con molti omicidi e un colpevole nascosto nell'ombra. Ce ne propone
due a distanza di pochi numeri: questa e La
capanna del Pino Solitario.
In un grandioso rendez-vous a Beaver Fork, al quale partecipano
anche Cico e Zagor, rincontriamo tutti i trappers che
hanno conmdiviso molte avventure dello Spirito con la Scure:
Il contaballe Doney e la sua volpe a pallini, Boston Jack,
il rosso Jim Baker e la sua chitarra, Doc Lester famigerato
medico-dentista, il basco Rochas sempre più sdraiato che
in piedi, se non per le sbronze per i pugni di Zagor, l'irascibile Chapman
e molti altri compagni di una sola avventura...
Il clima del rendez-vous è tuttaltro che conviviale e rilassato.
Insieme ai nostri amici hanno fatto capannello molti uomini che si sono
associati alla Western Furs: una compagnia che traffica in pellicce.
Capitanati dal losco "Bourbon" Sharp sono sospettati
dai nostri amici di una serie di aggressioni e rapine.
L'atmosfera pesante viene aggravata da una serie di omicidi che sconvolgono
il gruppo di mountain men. Ad uno ad uno cadono sotto i colpi di un
micidiale arco Olsen, Brannigan e Feldstein.
Elemento comune dei tre omicidi le frecce: la prima ornata da cinque
piume nere di corvo, la seconda di quattro e la terza di tre in un tormentoso
conto alla rovescia. Ci si devono attendere quindi altri due omicidi.
Ad un certo punto l'assassino sembra compiere un passo falso rivelandosi
un volgare ricattatore e chiede, per fermare l'eccidio duemila dollari
da depositare al contrafforte roccioso dello Stony Top.
Zagor riesce a sorprenderlo e scopre con sorpresa che si tratta
di Clyde: il giovane e smidollato nipote di Doney. Il
ragazzo viene ucciso da un alce ferito.
Nel frattempo gli attriti con gli uomini della Western si acuiscono.
Mister Guest, il proprietario della compagnia, si rivela essere
un uomo onesto e scaccia "Bourbon" Sharp e i suoi fedelissimi
una volta messo di fronte alle prove delle loro razzie.
Dopo un estenuante duello con Zagor, Sharp se ne va con la coda
fra le gambe promettendo vendetta.
Nel frattempo la scoperta della quarta vittima scagiona Clyde,
con amara soddisfazione di Doney, e fa uscire allo scoperto Zeke
che ha tutte le ragioni per ritenersi l'ultimo bersaglio.
Insieme agli altri quattro in quella stagione di caccia aveva massacrato
due giovani donne indiane, madre e figlia, per impadronirsi delle pelli.
Zagor lo costringe a prestarsi come esca e stana l'assassino.
Almos, trapper e marito e padre delle uccise, oramai solo e sostenuto
solo dai propositi di vendetta.
In un ultimo scontro a fuoco Almos perde la vita frapponendosi
al proiettile che Sharp aveva destinato a Zagor. Anche
gli sciacalli della Western hanno la loro punizione.
In un rimando ad un avventura precedente (l'assassino
di Darkwood) ricompaiono i teli mimetici usati dagli assassini
di Tawar.
Vittorio Sossi