Zagor e Cico sono invitati a Fort Brendon dal
colonnello Farrell per assistere alla dimostrazione militare
di un nuovo tipo di cannone di potenza inaudita.
A Walcott incontrano il misterioso Robert Gray: un damerino
elegante che nasconde un passato nell'esercito.
Gray si dimostra presto un uomo di una freddezza e abilità
inaspettate. Inoltre le sue credenziali gli conferiscono un prestigio
incondizionato sui militari.
Zagor dal canto suo è distratto per le macchinazioni del
sergente Bronsky che, incaricato di scortare le paghe al forte,
in realtà progetta di rapinarle con l'aiuto della banda di Martin.
Non esita a sparare a Zagor dopo averlo incastrato con una falsa
accusa di omicidio.
Con Zagor fuori combattimento, Gray si allontana al seguito del
convoglio e riesce a sventare la rapina con una serie di armi sbalorditive,
sterminando i banditi prima di essere raggiunto da Zagor.
Arrivati a Fort Brendon, Zagor riesce finalmente a scoprire
la verità su Gray.
Era un colonnello dell'esercito, ma soprattutto un valente scienziato
e chimico, che lavorava attivamente nella progettazione di nuovi ritrovati
bellici (rivaleggiando in capacità con lo stesso Verybad N.d.R).
Deturpato in un'esplosione in laboratorio, ha perso le mani e le ha
sostituite con due incredibili protesi di acciaio.
Ma il suo livore verso i colleghi e i superiori non si è smorzato.
Le vere intenzioni di Gray non tardano a mostrarsi.
Durante una spettrale festa di ballo al forte avvelena il suo ex-collega
Walter e sua moglie solo per vendicarsi e manomette il cannone
sperimentale.
Grazie al suo spaventoso armamentario i soldati non possono far nulla
per fermarlo ma Zagor riesce nell'intento.
Gray davanti all'attonito colonnello Farrel fa un'altra
scioccante rivelazione: è lui il misterioso Alchimista.
Un criminale esperto di chimica che tiene in scacco da tempo l'esercito.
Prima della fine della storia Gray disseminerà di morti
la sua pista inseguito da uno Zagor esasperato che non esiterà
a sparargli addosso pur di fermarlo: - sono disposto a tutto pur
di cancellarti dalla faccia della terra -
Ma la causa della sua fine sarà Gray stesso e le sue diaboliche
macchinazioni...
Sicuramente il personaggio più riuscito di Daniele Nicolai.
Di primo acchito somiglia ad un cattivone di James Bond con tutto
il suo armamentario. Ma i suoi modi, la letalità, le sue origini,
l'incidente in laboratorio, il livore verso i colleghi, ricordano molto
anche le origini di uno dei migliori cattivi della Marvel: il Dottor
Destino.
Vittorio Sossi