Zagor riceve la lettera di un vecchio amico, un ex trapper di nome Frankie "Full" Flanagan. L'uomo ha radunato alcuni un paio di amici, Paddy e Reginald, e tre giovani e ha investito tutti i risparmi per comprarsi un ranch, il Six Stars, in un terreno incolto e sassoso. Del resto non ha molta scelta in quanto i terreni più ricchi e fertili della vallata, la Green River Valley, sono nelle mani del prepotente Mister Deamon.
Frankie coltiva due passioni: il poker, come si evince dal nome, e la ricerca dell'oro. Proprio questa seconda attività sarà causa della sua morte. In un torrente secco nel terreno di proprietà, rinviene gli indizi di una vena aurifera.
Ma prima che possa fare ulteriori ricerche viene ucciso, senza troppi complimenti, da uno dei pistoleri di Deamon: Snake.
La lettera arriva comunque a Zagor spedita dagli amici di Flanagan, che conoscono bene lo Spirito con la Scure, con una postilla che riporta la triste notizia della morte di Frankie.
A questo punto Zagor e Cico decidono di recarsi ugualmente al Six Ranch, per indagare sulla morte di Flanagan.
Sulla diligenza fanno la conoscenza di Millicent, il proprietario del drugstore che ammira Deamon, e Gould un giovane che ha deciso di aprire una pasticcieria a Green Valley, il paese sito nell'omonima vallata. Un terzo passeggero resta invece silenzioso.
Inoltre vengono a sapere che una banda imperversa nella zona, comandata da un certo "Dakota" Dick, che non si vede per niente nel numero (forse?), rapiantore di diligenze e accusato della morte di Frankie, molto frettolosamente per la verità, dallo sceriffo Park.
La situazione non è delle migliori: sembra che tutti. soprattutto lo sceriffo, debbano qualcosa a Deamon e non siano disposti a mettersi contro di lui.
Zagor e Cico arrivano in paese giusto in tempo. L'avvocato Alridge, tirapiedi di Deamon, ha messo su un piano per impadronirsi della proprietà del defunto, puntando sul fatto che Flanagan non avesse eredi e comunque fosse insolvente nei confronti dei lavoranti suoi amici. Questi ultimi ovviamente non accampano alcuna pretesa ma sono completamente spiazzati dallo sviluppo degli eventi. Zagor giunge al saloon proprio mentre l'ufficiale catastale Bristoll sta mettendo all'asta il terreno.
Zagor si oppone mostrando la lettera in cui Flanagan afferma di voler dividere il ranch con i compagni, ma Alridge non riconosce il valore del documento e cerca di chiudere la questione.
A questo punto c'è un colpo di scena. Una giovane donna, Francine, che era anche lei sulla diligenza, si presenta come figlia ed unica erede di Flanagan. Reclama la proprietà del ranch e riceve il pieno appoggio dei lavoranti del padre e di Zagor, che la scorta al Six Stars.
Giunti al ranch, Zagor e Paddy vanno ad indagare sul luogo del delitto. I due scoprono la vena aurifera comprendendo così il movente del delitto e trovano un dollaro bucato caduto ad uno degli assassini. Due di loro, lo stesso Snake e Doc, li stanno aspettando per ucciderli, ma falliscono e si dileguano nella foresta.
Zagor e Francine vanno dallo sceriffo a denunciare l'accaduto, tenendo per sé tutto quello che hanno scoperto, ma lo sceriffo Park continua a sostenere la tesi che il responsabile di tutto sia il misterioso "Dakota" Dick.
Per nulla sorpresi della posizione dello sceriffo, si recano poi all'emporio di Millicent, dove Cico e Paddy, stanno invano cercando di rifornirsi di viveri. Millicent ha ricevuto ordini precisi di non dare loro nulla, ma Zagor lo costringe a vendere la mercanzia.
La cosa non va giù ai pistoleri di Deamon che gli tendono un altro agguato; questa volta sono meno fortunati e uno di loro ci lascia le penne.
Non è il caso di attendere oltre. La prossima tappa è il ranch del proprietario terriero....
Qui Francine dimostra di avere il carattere per tenere testa a Deamon e Zagor ha la conferma che l'assassino di Flanagan è proprio Snake, quando lo vede forare un dollaro colpendolo al volo con un proiettile.
La guerra è dichiarata e Deamon chiama a raccolta tutti i suoi uomini...
La mattina sorge sul ranch e, mentre Cico invita invano tutti gli amici ad una colazione che poi è costretto, beatamente, a mangiarsi da solo, Zagor si dirige verso le montagne, facendo in modo di farsi notare da Snake e gli altri pistoleri di Deamon.
Vuole assicurarsi l'aiuto di "Dakota" Dick, il famigerato bandito che assalta le diligenze e che potrebbe essere l'unico ad avere il coraggio di opporsi a Deamon. Raggiunto il rifugio dei fuorilegge, Zagor si rende conto di non avere davanti dei professionisti. Lo Stesso Dakota gli confessa candidamente di essere un ex-allevatore strozzato economicamente da Deamon, e costretto alla macchia insieme ai suoi vecchi compagni di lavoro. Dakota racconta di aver passato gli stessi guai di Flanagan, quando Deamon si era messo in testa di impadronirsi della sua terra. Lui, però, aveva fatto in tempo a fuggire prima di essere ucciso.
Zagor capisce di poter contare su un alleato motivato e offre un patto a Dakota del quale per il momento non ci viene rivelato nulla.
Mentre torna nelle terre di Flanagan, Zagor osserva uno stormo di avvoltoi, cattivo presagio in ogni western che si rispetti. Giunto sul posto trova Paddy, Stanley e George che discutono con Snake e Doc, i due pistoleri più pericolosi al soldo di Deamon.
Siamo ancora sulle terre di Deamon e i due pistoleri hanno massacrato senza troppe cerimonie la piccola mandria che i tre stavano pascolando. La legge purtroppo è dalla loro parte: consente di uccidere bestiame sconfinante, come si affretta a ribadire con molta enfasi l'avvocato Alridge spalleggiato dallo sceriffo Park.
Poco importa che i tre cowboy del six stars ranch avevano abbandonato il bestiame, perché presi di mira da misteriosi cecchini. Ci vuole poco a capire che Snake e gli altri erano i responsabili dell'agguato, ma per lo sceriffo Park. il responsabile è sempre "Dakota" Dick.
Zagor e Snake si scambiano un'ultima imbeccata e poi lo Spirito con la Scure accompagna Stanley dal dottore, per la ferita alla tempia subita durante l'agguato.
Mentre il suo amico viene medicato, Zagor ne approfitta per un salto al saloon. Ha visto il cavallo di Snake e vuole umiliare ancora un po' l'assassino di Flanagan, in attesa di avere prove valide per sbatterlo in galera. Snake cade nella trappola con tutti gli stivali e subisce una sonora sconfitta in duello leale. Non pago di ciò tenta di sparare alle spalle di Zagor mentre sta uscendo dal saloon, ma lo Spirito con la Scure non si fa sorprendere e finalmene ha un movente per far chiudere in cella l'assassino. Persino lo sceriffo Park non può fare altro che chiuderlo in cella, visto che l'agguato vigliacco è avvenuto davanti a decine di testimoni.
Deamon è furioso. Fino ad allora aveva sempre seguito i prudenti consigli dell'avvocato Alridge, che lo avevano tenuto lontano da plateali illegalità; ma stavolta fa di testa sua e manda i suoi uomini a liberare Snake.
Zagor, come se presagisse una simile eventualità, giunge in paese. Le strade sono deserte, gli abitanti rintanati a sbirciare dietro le finestre e la cella spalancata e crivellata di colpi. Lo sceriffo Park ha sempre pronti i soliti colpevoli, nella sua idiota litania: la banda di Dakota Dick. Comunque avverte Zagor che il prossimo bersaglio sarà lo Stars Ranch!
Pian piano gli abitanti escono dalle case pungolati dal reverendo del paese ma nessuno, se non il pasticciere Gould (sic) sembra avere voglia di reagire.
Zagor e i suoi si rintanano nel ranch per preparare la difesa all'assalto che sicuramente Deamon sta preparando.
Durante questa girandola di eventi Francine, dopo aver rinvenuto una lettera del padre che confessava che il filone aurifero non esisteva, ma era tutto un raggiro architettato da lui per cercare di spillare un po' di soldi a Deamon, che già aveva dimostrato di aver mire sul ranch, ha deciso di portare a termine il piano del padre e ha offerto a Deamon di vendere il ranch in cambio di diecimila dollari. Deamon ha detto che avrebbe accettato.
Zagor fa tornare la ragazza sulla terra rimproverandole di non preoccuparsi degli altri che finirebbero comunque sotto il giogo di Deamon in futuro e che potrebbero pagare con la vita, come suo padre, la prepotenza dell'allevatore. E che, una volta scoperta la truffa, Deamon sicuramente avrebbe sguinzagliato i pistoleri al suo servizio fino a quando non gli avessero riportato le loro teste.
Francine cambia repentinamente idea. (probabilmente a causa di questa seconda eventualità...)
Tutti si preparano quindi a ricevere gli ospiti indesiderati.
Deamon arriva alla testa di almeno una ventina di pistoleri.
Inizia l'assalto e cominciano i primi morti e feriti. Il vecchio Reginald viene colpito al petto. Il giovane Stanley uccide il suo primo uomo.
A questo punto Deamon decide di accelerare i tempi e scatena la sua arma segreta. Una mandria di bovini lanciati contro il ranch come copertura per l'attacco! (forse se avessero assalito il ranch di notte sarebbe stato molto più semplice)
Ma Zagor ha la sua contromossa segreta. Ha imbottito il pozzo di esplosivi: quando i bovini stanno per travolgere la casa, Freccia Rossa lancia un dardo incendiario e fa esplodere il pozzo. Il botto fa disperdere la mandria, (e visto dov'era situato il pozzo avrebbe dovuto mandarne una buona metà proprio contro la casa), comunque la caciara è totale e i pistoleri iniziano a entrare dentro il ranch da un po' tutte le finestre.
Prendendo in ostaggio Paddy e gli altri che erano appostati dentro la stalla.
Sarebbe finita se non arrivassero tutti gli altri protagonisti che finora avevano avuto il ruolo di spettatori. Il pasticciere Gould, eletto per acclamazione come nuovo sceriffo. (sic)
E "Dakota" Dick rimasto in disparte per tutto il combattimento e che, senza sparare un colpo, è riuscito a sorprendere e disarmare metà degli uomini di Deamon.
Dei due pistoleri più letali del mucchio selvaggio, Doc viene ucciso da Francine, sorpreso dalla pronta reazione della donna e Snake da Zagor, ancora una volta in duello.
La Green River Valley è libera dal giogo da Deamon...
Una conclusione raffazzonata per una storia che già partiva come costruita sui più classici stereotipi western. La narrazione gradevole del primo numero si è persa nel caotico conflitto finale con mosse e contromosse abbastanza sconcertanti, comparsa di personaggi che sembravano dovessero dire chissà cosa e poi fanno una fugace apparizione, come il reverendo, gli abitanti di Green River che prima stanno nascosti come conigli e poi proclamano sceriffo il primo che capita fosse anche un pasticciere (simpatico per carità ma assolutamente inoffensivo), la figlia del morto che vorrebbero vendere la vita del padre per diecimila dollari, mandrie in fuga e pozzi esplosivi e avvocati logorroici destinati ad essere inascoltati. Per non citare il famigerato "Dakota" Dick il terrore della regione!
NOTA: nonostante sia uscita solo adesso questa è la prima prova alle matite di Marcello Mangiantini. Il fatto che sia una storia pronta da un pezzo si evince anche dalla gag con Drunky Duck che rimanda almeno al settembre 2003.
RIASSUNTO DEI SINGOLI ALBI:
Zagor 538 - Zagor 539
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