A Starbuck Cico stringe un patto con un sinistro individuo che si impegna a fornirgli due amuleti portafortuna in cambio di un po' di sangue, suo e di Zagor.
E' il preludio al ritorno di uno dei più ostici avversari dello Spirito con la Scure: Bela Rakosi, il Vampiro.
Tutto risulta più chiaro quando i due rinvengono in una grotta, morente, Bator uno degli zingari servitori di Rakosi. E' stato colpito a morte con un paletto da Molnar, il suo compare, che si dirige verso Bergville con un carro. All'inseguimento dell'assassino Zagor decide di fermarsi a Fairmont per conferire con il dottor Metrevelic, che li aveva aiutati nel loro primo scontro con Rakosi.
Il povero dottore è ridotto a poco più di un mentecatto dalla sua ossessione per i non-morti. E ha le sue buone ragioni: i resti del vampiro erano stati trafugati prima che lui potesse distruggerne definitivamente il corpo, aveva subito un agguato da parte dei due zingari che volevano toglierlo di mezzo e Aline, sua figlia, aveva iniziato ad avere degli incubi su Rakosi tanto da convincere il marito, Albert Parkman, a trasferirsi a Bergville, a cento miglia di distanza.
Ma perché il vampiro possa tornare a calcare il palcoscenico occorre un ingrediente difficile da ottenere: il sangue di Zagor, colui che lo ha ucciso. Ma a questo aveva già pensato Cico all'inizio consegnandolo a Molnar in cambio delle collane.
Appurato che il vampiro sta per risorgere i tre si precipitano a Bergville. Ma è troppo tardi. Il vampiro si è già scatenato succhiando il collo della popolazione e rendendoli di fatto tutti schiavi al suo servizio. Solo il giovane Parkman è riuscito a fuggire, benché ferito, e viene soccorso dai tre amici sulla pista per Bergville. Mentre Parkman corre in cerca di aiuto i tre si infilano nella tana del lupo. Qui vengono circondati dai "vampirizzati" e costretti a riparare nella chiesa.
Rakosi, in procinto di trasformare Aline in una vampira e sposarla, vecchio sporcaccione, arriva per godersi il trionfo del suo nemico in trappola. Ma Zagor ha un asso nella manica. Sa che Molnar sta sfruttando i "vampirizzati" per arricchirsi e mette l'uno contro l'altro: servo e padrone.
La vendetta di Rakosi è spietata e Molnar viene linciato dai "vampirizzati". Ma prima di morire riesce a liberare il piccolo Josif, che guiderà il drappello di salvatori appena in tempo per impedire ad Aline di diventare una non-morta.
Il paletto lanciato da Parkman non metterà fine alla minaccia di Rakosi che tornerà in una epica storia di Boselli: Vampyr.
Un ritorno degno, firmato Castelli, che mette nel calderone tanti particolari, alcuni riusciti altri bizzarri, come Cico che entra in sintonia con il vampiro e si diletta nella fine arte della radioestesia. Il vampiro che nella storia di Nolitta era il classico mostro del cinema horror degli anni d'oro tra svolazzi di mantello, pipistrelli contro i vetri e vento all'arrivo, diventa in tutto e per tutto una creatura della notte con regole, poteri e limiti ben definiti; anche se non si discosta poi troppo dai cliché. Occorrerà l'avvento dell'espertissimo Boselli per trasformarlo in un vero e proprio Maestro della Notte.