263

numeri

447/449
(498/500)

La Sorgente Misteriosa

216 pagine

Moreno Burattini - Alessandro Chiarolla

Locazioni

Personaggi
La storia
Gli avversari


Makela e Sharan, due ragazze menominee, vengono aggredite da guerrieri di una tribù sconosciuta e Makela viene rapita.
Zagor riesce a catturare uno dei due aggressori che invecchia rapidamente e si polverizza sotto i suoi occhi.
Unico indizio è che i due parlavano un antico dialetto algonkino.
Cico viene spedito con Sharan a cercare l'aiuto dei Menominee e del dottor Metrevelic, il paranoico esperto di vampirismo.
Zagor segue le tracce del rapitore fino ad una strana sorgente misteriosa, dove l'acqua sgorga in un laghetto da un'enorme pietra nera.
Dal villaggio partono per raggiungere Zagor, Aska, innamorato di Makela, e suo fratello Lokai.
Metrevelic dal canto suo ha la sua buona dose di guai in quanto deve vedersela con due pericolosi rapinatori di banche, Dutch e Quaid, che vogliono che il dottore rimetta in sesto il loro compare Randy Cox: l'unico a sapere dove è nascosto il bottino della rapina alla banca di Clevertown
Nel frattempo dall'altra parte della sorgente, che collega il luogo con una dimensione nella quale il tempo si è fermato intrappolando molti anni addietro la tribù misteriosa, Sikanda, il capo del popolo del lago, vuole preservare il proprio segreto ed invia una spedizione guidata da Dhartek per uccidere Zagor.
Nello scontro Lokai muore, Aska viene rapito e Zagor, che ha intuito che per passare dall'altra parte occorre "respirare" l'acqua del laghetto, si immerge e riesce a passare.
Metrevelic e Cico, liberatisi apparentemente dei banditi che continuano a seguirli, convinti che sappiano dove Cox ha nascosto il bottino, raggiungono la sorgente.
Sulle tracce dei banditi ci sono anche lo sceriffo di Fairmont e i suoi uomini.
Zagor riesce a liberare Aska e Makela e a tornare dall'altra parte dopo aver ucciso Sikanda.
Scontro finale sule rive del laghetto tra i nostri, aiutati dall'arrivo degli uomini dello sceriffo e gli indiani, che ripiegano nella loro gabbia tempostatica.
Zagor sigilla per sempre con la dinamite il passaggio.
Una storia strana che alterna azione frenetica a lunghe pause di racconto e riflessione. Se da un lato la spiegazione delle fonti della giovinezza con bolle temporali è interessante, dall'altro quella che si presenta come una storia misteriosa è una storia di lotte ed inseguimenti. Lascia perplesso anche l'impiego di Metrevelic in quanto esperto di cadaveri spolverini: lo stesso dottore è imbarazzato e si discolpa affermando per ben due volte che non sa quale possa essere il suo apporto. - dubito che servirò a qualcosa... - e alla fine - dubito che arriverò a capirci qualcosa. Mi hai mandato a chiamare , ma non ti sarò di alcun aiuto. -
Note: Molto nutrito il forum di ayaaak su questa storia. Critiche mosse sulla lunghezza eccessiva della spiegazione finale e sul fatto che Zagor abbia condannato per sempre all'isolamento i cronoprigionieri.
Per quanto riguarda la prima obiezione mi trovo d'accordo con le critiche in quanto le spiegazioni ci vogliono sempre; ma applicate posticce quando la storia è già conclusa risultano un po' pesanti.
Per quanto riguarda la seconda Burattini ha giustamente ricordato quando Zagor (Nolitta DOC) ha fatto fuori un'intera tribù di sventurati scatenando un'inondazione solo per portare a casa la pellaccia. Devo dire che in QUEL caso in effetti sono rimasto sconvolto (ma ero più giovane...).
Un altro appunto lo muoverei per la sorte dei cronoprigionieri. Poverini è vero che non avevano donne per loro, ma i loro discendenti sarebbero stati equamente divisi in maschi e femmine e quindi non avrebbero avuto problemi di riproduzione.
In realtà questi si volevano solo divertire e organizzavano le fuitine...
Vittorio Sossi

Cicorabilia: