154

numeri

263/265
(314/316)

copertine

Zagor 263
Zagor 264
Zagor 265

Il tempio del Sacrificio (Oscuri Presagi)

205 pagine

Ade Capone - Gallieno Ferri

Locazioni

Personaggi
La storia
Gli avversari


La goliardica atmosfera nel campo dei Naskapi in onore di Zagor viene funestata dagli oscuri presagi che tormentano lo stregone Alce Nero, che vede nell'immediato futuro di Zagor la minaccia di un uomo vestito di nero, votato al culto del male.
Sia Zagor che Cico sono turbati dal presentimento dello stregone. Nella notte effettivamente una figura ammantata di nero si introduce nel campo dei Naskapi, ma è lo scapestrato postino pazzo Drunky Duck!
Il colonnello Maddenbrook, che Zagor aveva aiutato nella drammatica vicenda che aveva coinvolto suo figlio Walter (vedi La Prova del Fuoco e seguenti), lo chiama con urgenza a Fort Bravery.

Ancora una volta Maddenbrook è in ansia per il figlio. Ma in questo caso non si tratta dell'onore di famiglia, ma di una vera e propria scomparsa. Walter insieme agli amici Tom e Peter, era partito per un viaggio nell'ovest selvaggio e ha accumulato ormai due mesi di ritardo sulla tabella di marcia. Cosa ha impedito al ragazzo di tornare a Fort Bravery?
Zagor non esita un secondo di fronte alla richiesta di aiuto e parte per una ricerca quasi impossibile, ripercorrendo a ritroso la strada che separa Portland, ultima destinazione nota, da Fort Bravery.
Nel villaggio di Summerville, Zagor trova un indizio del passaggio di Walter. La giacca indossata da uno degli avventori del saloon dal classico taglio cittadino. Ma gli abitanti di Summerville si dimostrano poco collaborativi e si scatena una gigantesca rissa, al termine della quale Zagor riesce a scoprire i retroscena di tanta ostilità.
I ragazzi erano effettivamente passati per la locanda, ma avevano deciso di esplorare una valle misteriosa dalla quale gli abitanti del posto si tenevano bene alla larga, dato che chiunque vi aveva messo piede non aveva più fatto ritorno. L'oste, Brian, aveva trattenuto i vestiti dei ragazzi come risarcimento per il conto dell'albergo e si vergognava di non aver impedito loro una simile pericolosa impresa.
Ad assistere apparentemente indifferente alla rissa c'è uno strano uomo che indossa un bizzarro medaglione pentacolare, ma l'uomo si dilegua prima che Zagor possa rivolgergli qualsiasi domanda.

Zagor e Cico si inoltrano nella valle seguiti dall'uomo misterioso, che però riesce ancora una volta a sottrarsi alla curiosità di Zagor.
Inaspettatamente i due amici scoprono che la valle è abitata quando salvano un ragazzino dall'attacco di un puma. Ma la madre del bambino si dimostra decisamente poco socievole.
Poco dopo Zagor e Cico arrivano a New Salem, una cittadina congelata nei costumi e nell'edillizia al secolo precedente. Nonostante le prime impressioni gli avventori della locanda del Gatto Nero si dimostrano cordiali e opsitali tanto da chiamare il capo del villaggio: l'inquietante Stephan.
Stephan spiega che la comunità discende da quella fuggita da Salem in una delle più famose cacce alle streghe in territorio americano. Loro vedono la civiltà e il progresso come estremamente pericolosi proprio in ricordo dell'eccidio e hanno deciso di isolarsi in quella valle fuori dai sentieri battuti per vivere in pace.
Poi conferma che i tre ragazzi sono effettivamente passati di lì, ma solo per inoltrarsi ancora di più nella valle, oltrepassando il torrente su un antico ponte di legno. Da allora nessuno li ha più visti e Stephan ritiene che abbiano abbandonato la valle da un'altra uscita.
Ma Zagor sospetta che Stephan non abbia raccontato tutta la verità, purtroppo un sonno irrefrenabile gli impedisce di partire subito sulle tracce dei tre ragazzi.

In effetti Stephan ha mentito come ci viene svelato subito dopo.
La comunità adora Haggoth e qualcosa di terribile è accaduto a Walter e i suoi amici.

Zagor si sveglia molto tardi la mattina successiva. L'evento è di per sé straordinario rispetto alle sue abitudini. L'incontro con Stephan gli offre la prova della sua colpevolezza. Il capovillaggio si tradisce sostenendo che Walter e gli altri avessero i bagagli con loro, mentre Zagor sa benissimo che li hanno lasciati in pegno all'oste Brian di Summerville.
Il fatto che gli abitanti di New Salem non vogliano che lui scopra cosa è successo agli scomparsi è reso più evidente dall'inaspettato crollo del ponte sul torrente, dove sarebbero passati i tre ragazzi quando hanno lasciato il villaggio. Zagor capisce che deve agire di nascosto e intuisce anche di essere stato drogato la sera precedente.
Approfittando del buio si allontana dalla locanda e raggiunge il ponte crollato senza trovare alcuna traccia. Si imbatte però nel cimitero di New Salem: un inquietante sepolcro dal quale sono bandite croci e simboli religiosi.
Tornato alla locanda, Zagor evita di mangiare le pietanze gentilmente offerte da Stephan. Sfugge alla cattura ordinata dal capovillaggio e si introduce nel misterioso tempio al centro di New Salem.
Scopre con orrore che Walter sta per essere sacrificato ad una misteriosa divinità: Haggoth!
Haggoth conferisce a Stephan una forza sovrumana, tanto che l'allampanato sacerdote riesce a stendere Zagor, che viene incatenato insieme a Walter e a Cico nelle segrete del tempio.

A liberare i nostri amici interverrà l'uomo misterioso che ha seguito Zagor quando si è inoltrato nella valle. Fa in tempo a dire soltanto il suo nome, Abraham Stoke, e a consegnare a Zagor il misterioso amuleto, in grado di annullare la magia nera di Stephan.
I nostri amici si danno alla fuga per le tenebrose viuzze della cittadina del '600 ma vengono ben presto circondati e solo Zagor riesce a riparare nella foresta.
Nel suo elemento, Zagor riesce facilmente a liberarsi degli inseguitori e a fingersi morto.

Solo per tornare più determinato che mai a distruggere per sempre l'impero del male di Stephan e ad impedire che il pazzoide spilungone sacrifichi gli altri tre alla oscura divinità
In un duello finale, fra i più riusciti e combattuti, Zagor affronta Stephan nella chiesa del male che arde di fiamme avviluppanti. Solo grazie al medaglione di Stoke riuscirà a sconfiggere l'avversario.
Morto Stephan nell'incendio, gli abitanti di New Salem abbandonano il loro sconsiderato credo e lasciano andare i nostri amici. Si sparpaglieranno nel territorio fino a quando Stephan non tornerà (vedi Zagor 519, 520 e 521).
Nelle tavole conclusive apprendiamo qualcosa di più su Stoke: ultimo discendente di una famiglia che ha dedicato l'esistenza nella lotta alla stregoneria e alla magia nera.
Anche Stoke e il suo medaglione torneranno con la resurrezione di Stephan (non aggiungo altro per chi non l'avesse ancora letta).

Probabilmente la storia e il personaggio della prima gestione di Capone che sono rimasti più nel cuore degli zagoriani, che ne hanno chiesto a gran voce il ritorno.
Una storia classica, un nemico classico e un'atmosfera classica. Questa nella migliore delle accezioni. Nessuna sbavatura, nessuna caduta. Uno Zagor sempre al centro della scena e pronto a lottare contro tutto e tutti, pur di salvare gli amici in pericolo e porre fine alla terribile minaccia di Stephan. Sorretta dalle orrorifiche tinte di un Ferri in gran forma. Tutta fila liscio e l'autore ci conduce per mano nella oscura valle misteriosa, regno di Stephan e di Haggoth, dalla quale usciremo solo grazie alla generosità di Zagor.
Personalmente, sebbene abbia apprezzato questa bella storia, il personaggio di Stephan non è quello che mi ha colpito di più nella prima gestione di Capone. L'ho sempre visto un po' soffocato dall'ingombrante analogia con Kandrax. La mia storia preferita di Capone prima gestione è quella di Diablar.

Alcune considerazioni con il senno di poi, cioè 20 anni dopo.
Ferri ha mostrato doti di preveggenza facendo indossare nella copertina de il Tempio del Sacrificio, il medaglione di Stoke a Stephan. Succederà... Ma solo con la storia in edicola in questi giorni (novembre 2008)!
A Capone piace particolarmente l'abilità di Zagor di costruire le proprie armi. Lo fa qui e lo rifarà nello speciale MARINES!

Cicorabilia: