118

numeri

189/191
(240/242)

la Valle degli Spiriti

206 pagine

Giorgio Pezzin - Francesco Gamba

Locazioni

Personaggi
La storia
Gli avversari


Una misteriosa lettera di Fishleg porta Zagor e Cico a Yarmouth, nel Vermont. Ad aspettarli alla taverna del lupo ci sono però tre trappers, Rochas, Doc Lester e Chapman; convocati da una lettera, ovviamente mai spedita, di Zagor.

La risoluzione dei misteri è rimandata alla mattina successiva. Nella notte però i trappers, che agiscono in una sorta di stato ipnotico, aggrediscono e rapiscono gli amici.
Durante un tragitto verso nord fra monti e foreste i due si liberano e iniziano a seguire il carro con i trappers.

In una grotta trovano morente uno stregone Pequot che rivela loro che un malvagio mago bianco ha asservito la sua tribù, che lo ha scacciato e ferito a morte. Zagor e Cico non tardano ad arrivare all'accampamento dei Pequot dove ritrovano i trappers ma vengono catturati

Il loro nemico non tarda a mostrarsi: è Hegel von Axel sedicente alchimista tedesco, talmente brutto che la sua faccia doveva essere vietata ai minori. Von Axel usa un filtro terribile, che annulla la volontà di chi lo beve e lo rende spietato schiavo al suo servizio. Anche Cico ne subisce gli influssi.
L'alchimista ha architettato tutto per costringere Zagor ad accompagnarlo nella mefitica Valle degli Spiriti, per prendere il mitico Calice di Hugbert, custodito dai Guardiani del magico calice: una tribù indiana orribilmente mutata dalle radiazioni letali che il calice sprigiona.
Il manufatto dovrebbe avere il potere di renderlo immortale - neanche il mostruoso potere del calice avrebbe potuto renderlo, se non bello, almeno presentabile -.

Per costringere Zagor ad accompagnarlo i suoi amici vengono tenuti in una buca senza acqua né cibo sotto il sole.
Zagor è impegnato così in una scampagnata con il diavolo fra vapori sulfurei, esseri deformi, radiazioni letali e soprattutto senza poter contare nemmeno sul suo temporaneo alleato che alla prima occasione lo tradisce.

Una storia bizzarra ma affascinante. Hegel von Axel mi ha sempre suscitato ribrezzo non tanto per la sua faccia quanto per il corpuscolo sottosviluppato rispetto alla enorme testa a pera. Complimenti a Gamba per i disegni. Con il suo ritorno l'aspetto dell'alchimista peggiorerà e si ritroverà pieno di bitorzoli e di squame.

Cicorabilia: