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Le pagine sui fumetti in rete| cronologie e schede | Volto Nascosto

Scheda sul numero 9 in edicola di Volto Nascosto

scheda realizzata da Vittorio Sossi
ATTENZIONE: nelle sinossi troverete la trama della storia.
Le immagini sono proprietà dei rispettivi autori, sempre indicati, e utilizzate solo a scopo informativo.

Copertina
copertina di Massimo Rotundo
			© Sergio Bonelli Editore

Volto Nascosto n 9

collana: Volto Nascosto (miniserie 9 di 14)

periodicità: mensile

Data Uscita: giugno 2008

pagine: 100 (94 tavole)

prezzo: 2,70 euro

Titolo:
pioggia di sangue

Storia:
capitolo 9: dove si narra della più grande disfatta militare della storia coloniale italiana

editore: Sergio Bonelli Editore

Articoli: '800

copertina di Massimo Rotundo
© Sergio Bonelli Editore

La Storia

pioggia di sangue

autori: Gianfranco Manfredi storia, Alessandro Nespolino disegni, Riccardo Riboldi Lettering

Personaggi (in ordine di apparizione): Ras Sebath capo etiope, Agos tafari capo etiope, Menelik II negus, Taitù regina etiope, Volto Nascosto ribelle etiope, Giuseppe Galliano tenente colonnello dell'esercito italiano, Arimondi generale dell'esercito italiano, De Vito maggiore dell'esercito italiano, Dabormida generale dell'esercito italiano, Albertone generale dell'esercito italiano, Martini capitano dell'esercito italiano, Cafel luogotenente di Volto Nascosto, Ejasu luogotenente di Volto Nascosto, Riguzzi tenente dell'esercito italiano, Ritucci capitano dell'esercito italiano, Moltedo tenente dell'esercito italiano, Ugo Pastore Giovane contabile, Anziano Etiope che dà rifugio ad Ugo, De Vito maggio re dell'esercito italiano, Baratieri generale al comando delle operazioni, Ellena generale dell'esercito italiano

Sinossi

pioggia di sangue

capitolo 9: dove si narra della più grande disfatta militare della storia coloniale italiana

1 marzo 1896, Piana di Adua
Nel numero scorso (vedi volto nascosto 8) L'esercito italiano suddiviso in tre colonne avanzava verso la piana di Adua. Menelik II ha radunato un esercito imponente e ha incassato anche il reintegro di due collaborazionisti, Ras Sebath e Agos Tafari, depositari di preziose informazioni sugli avversari.
L'episodio si apre proprio con Menelik, Volto Nascosto e la regina Taitù che ricevono i due traditori e vengono informati nel dettaglio dei movimenti dell'esercito italiano. Possono così organizzare una micidiale controffensiva.

Dall'altra parte i generali al comando delle colonne si dimostrano estremamente incapaci nel rispettare posizioni e tebelle di marcia. Per cui la manovra a tenaglia delle tre colonne perde efficacia e i tre distaccamenti si dispongono in posizioni scarsamente difendibili e soprattutto con scarsa comunicazione fra i reparti.
Il generale Albertone si dispone sul colle Chidane Meret ostacolando e rallentando l'avanzata del generale Arimondi.
Il generale Dabormida ignora i cambiamenti e decide di avanzare da solo...

1 marzo 1896, ore 5:30, Monastero di Abba Garima
Volto Nascosto e la regina Taitù vengono informati delle mosse del generale Albertone e decidono di scatenare un'offensiva per impedire agli italiani di disporre l'artiglieria sul colle.

1 marzo 1896, ore 6:00, colle Chidane Meret
Il Maggiore Turitto si sta assestando sul colle con l'artiglieria.

1 marzo 1896, ore 6:00, Monte Monokseito
Il Generale Albertone pur avvertito dei movimenti delle truppe etiopi contro la postazione di artiglieria sceglie di non abbandonare la posizione. Preferisce mandare un messaggero da Turitto per ordinargli di ripiegare sul monte Monokseito.
Ma è troppo tardi. Il maggiore Turitto come stabilito difende la sua posizione e il reparto viene decimato da Volto Nascosto che però non infierisce sui sopravvissuti e consente loro di fuggire, suscitando la riprovazione di Ejasu, l'uomo che considera al pari di un figlio.
Taitù ordina a Volto Nascosto di manovrare in modo che sia l'esercito di Menelik in arrivo a sferrare l'attacco finale. Troppi Ras coltivano sogni di gloria e potere.

1 marzo 1896, ore 7:15, colle Chidane Meret
Il reparto di artiglieria di Moltedo e Riguzzi resiste all'attacco frontale condotto da Ejasu, stanco della tattica di aggiramento di Volto Nascosto e assetato di gloria. Incurante del pericolo Ejasu guida la carica ma perde la vita nell'assalto.
Volto Nascosto aggira lo schieramento e spazza via la resistenza degli italiani, salvando però inaspettatamente la vita ai sopravvissuti, fra i quali Moltedo e Riguzzi.

1 marzo 1896, ore 8:30, a venti chilometri di distanza
Ugo fuggito dalla sua prigione nel nuemro scorso (vedi volto nascosto 8), ormai stremato, viene accolto in un accampamento etiope, dove scopre era custodito Vittorio de Cesari nella sua prigionia di lusso.
L'anziano etiope che lo ha soccorso, pensa che Vittorio sia stato trasferito al seguito dello spiegamento etiope ad Adua e Ugo si dirige sul teatro di guerra.

1 marzo 1896, ore 9:00, piana di Adua
Ras Maconnen e Ras Alula avanzano alla guida di migliaia di uomini. Si dirigono verso la valle di Mariam Shauitù dove si è sconsideratamente fermata la colonna del generale Dabormida. Questi si rifiuta di andare in appoggio alla colonna di Albertone.

1 marzo 1896, ore 9:00, monte Rajo
Il reparto arretrato di Baratrieri sta raggiungendo la colonna di Albertone ma cade in un'imboscata ed è costretto a fermarsi.
In poco tempo le colonne dell'esercito italiano, isolate l'una dall'altra e attaccate da tutti le direzioni sono decimate dalle soverchianti forze etiopi. Sul terreno restano migliaia di morti di entrambe le fazioni.

Volto Nascosto sfida a duello il generale Arimondi e lo uccide (Arimondi era il generale che aveva lasciato la Fortezza poco prima dell'assedio etiope). Diverso comportamento adotta con Galliano, il comandante della fortezza vista in volto nascosto 5, al quale vorrebbe salvare la vita (aveva risparmiato altri ufficiali nel corso dell'episodio). Ma il colonnello rifiuta la grazia, lo umilia con uno sputo e si lascia uccidere.
Il comportamento di Volto Nascosto è sempre più schizoide, ma dietro quella maschera si potrebbe celare chiunque...

Ugo arriva alla piana di Adua quando la battaglia è ormai finita e il terreno è completamente sommerso da un tappeto di corpi e sangue. Un ascaro lo porta con lui con la promessa di raggiungere il reparto italiano. In realtà l'uomo fa parte dei predoni traditori di Ras Sebath e Agos Tafari e Ugo è fatto prigioniero dai due ladroni che mirano ad un sontuoso riscatto...

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