Un uomo deturpato da una voglia escrescente che gli attraversa il viso, vive nella consapevolezza che il suo aspetto sia oggetto di derisione da parte del prossimo. Quest'uomo cresce e accumula odio. Ma quelli che da bambino lo guardavano con superiorità ora abbassano gli occhi al suo passaggio e non hanno più il coraggio di esprimere il loro disgusto, davanti a quel marchio rossastro. Quest'uomo infatti, crescendo, è diventato potente... un giudice.. il giudice Hazel.
Come in una amara e divertente canzone di De André ora quel giudice siede sul seggio e giudica: prende decisioni dalle quali dipende la vita di quelli che un tempo si prendevano gioco di lui.

Ma quest'uomo nel suo delirio di rabbiosa onnipotenza si è fatto un nemico. L'unico che ha avuto l'ardire di ridere di lui. Un ragazzo, un semplice pianista che il giudice Hazel ha trasformato in uno spietato pistolero. Mike Burns è stato riplasmato. Ha perso la sua allegria nonostante il giudice gli abbia squarciato le guance per farlo ridere per sempre, trasformando il suo volto in una grottesca icona di una zucca di Halloween.
Mike Burns non esiste più. Le sue mani non pigiano più i tasti di un pianoforte ma premono con eguale velocità e detrezza il grilleto di una pistola. E il giudice Hazel ha creato il suo più inarrestabile nemico.

Magico vento e Poe sono in Montana proprio per indagare sui metodi poco ortodossi di amministrare la giustizia di Hazel. C'è una grossa recessione in paese e le banche vogliono a tutti costi recuperare i crediti dagli abitanti, ridotti ormai sul lastrico. Per esercitare i propri diritti si sono rivolte ad Hazel il quale, lungi dal cercare una qualsiasi mediazione fra le due parti, coglie l'occasione per sfogare il suo represso senso di inferiorità sociale e inadeguatezza estetica, contro i suoi concittadini di un tempo.
Si è circondato di un piccolo esercito di reietti, deformi ed emarginati. Ma questo non è stato un atto di carità fra consimili. Lui ha concesso a questi derelitti una funzione legale e sociale, solo perché sa che può manipolarli a suo piacimento. In qualsasi altro luogo sarebbero solo degli emarginati ma, alle sue dipendenze, la gente non li guarda più con ribrezzo ma con paura.

Halloween, dal canto suo ha sfruttato la situazione per presentarsi come il salvatore dei debitori. Ha spazzato via in un duello 3 degli esattori di Hazel e ha preteso una parte delle tasse dovute come pagamento. Ma non ha calcolato quanto sia sottile, affinata dall'ambiente ostile in cui è cresciuto, l'arguzia di Hazel che ci mette poco a scoprire la sua vera identità e ad individuare i suoi punti deboli: Bessie, una ragazza cieca innamorata di lui e sua madre Elvira. E le fa rapire, tornando in una posizione predominante.

Una stravagante alleanza fra Halloween e Magico Vento e Poe, insieme al rigurgito di coscienza di uno dei freak di Hazel, Mummy, un onest'uomo deturpato da un incendio che non ne può più della delirante follia del giudice, metteranno fine alla minaccia di hazel

Come postilla di due paginette Manfredi alla fine ci fa notare l'altra faccia della medaglia. Le banche se non avessero riscosso i crediti sarebbero falllite ed è quello che accade, aggravando ancora di più la crisi economica in atto. Le gestioni scapestrate e leggere dell'economia alle quali siamo abituati anche oggi si ritorcono sempre sui risparmiatori a vantaggio dei pochi sciacalli che si arricchiscono.

Una storia semplice ma non per questo meno bella. Con personaggi estremi che si ammorbidiscono - anche nei lineamenti cosiderando la metamorfosi di Halloween - nel corso dell'avventura. Forse è meglio così. Mi sarebbe dispiaciuto vedere morire Halloween dopo Mummy!

Vittorio Sossi