Di tutti gli splendidi personaggi che ho imparato
a conoscere in questa mia inchiesta sulla vita e le imprese dello
Spirito con la Scure, devo serbare il rammarico di non aver
potuto incontrare il sovrano della colonia vichinga di Vinland.
Di lui si sono perse le tracce da tempo e comunque era già
avanti negli anni e dubito che possa essere sopravvissuto fino ai
nostri giorni; anche se la sua tempra e la sua giovialità gli
hanno certo assicurato una lunga vita.
Devo basarmi quindi, per tesserne un elogio, esclusivamente sulle
testimonianze di Cico e di Fishleg.
Guthrum era il re di Wineland. Una delle due colonie
rimaste delle esplorazioni vichinghe in territorio americano susseguitesi
intorno all'anno mille.
Si avvicinava ormai al tramonto della sua esistenza quando il principe
Sigfried tentava di insidiarne il trono. Costui era un individuo
fiero e spietato e, dato che la forza era la principale, se non l'unica,
virtù che assicurava il prestigio nella cultura scandinava,
era prevedibile che avrebbe presto spodestato il vecchio sovrano.
Del resto Guthrum con il passare degli anni si era molto ammorbidito
e la sua naturale propensione per il vino non contribuiva a mantenerne
il carisma.
Non
bisogna credere, però, che fosse un mollaccione. La fierezza
non era una prerogativa solo del giovane principe. Quando si avvicinò
al patibolo per perdere la testa, il passo di Guthrum non vacillò
un attimo e la sua voce non tremò neppure per un istante. E
subito dopo, quando l'inatteso intervento di Fishleg e della
sua ciurma gli offrì l'occasione di sbarazzarsi di Sigfried
e dei suoi cospiratori, non esitò un solo istante a far valere
il suo comando e a richiamare i suoi partigiani; per poi punire Sigfried
con una orrenda e umiliante morte. Dilaniato dai mastini Mark e Reg.
Per il resto, come tutti i suoi compatrioti, Guthrum amava
la vita e considerava la morte come un evento naturale e onorevole,
senza perdere molto tempo a pensare all'argomento.
Fu
proprio questa sua giovialità e voglia di ridere che salvò
la vita a Zagor e Cico, che erano finiti prigionieri
del perfido Sigfried. Alla vista di Cico il re non riusciva
a trattenersi dal ridere fino alle lacrime e non intendeva rinunciare
all'occasione di poter sostituire il suo buffone Thorfinn che,
a detta di Cico, sembrava piuttosto un becchino!
Ma il suo disinteresse per il comando e la sua voglia di passare la
vita a bere e oziarono ne minarono, senza che lui se ne rendesse conto,
l'autorità. Quando dovette richiamare i suoi all'azione, per
rispondere all'incendio in Florida delle loro imbarcazioni
da parte dei pescatori rivali, scoprì che nessuno era più
disposto a seguirlo. Solamente i più anziani. Quelli che avevano
diviso con lui la maggior parte degli anni.
Forse questa bruciante certezza lo spinse in quell'impresa così
disperata, quale la ricerca di Nuova Vita!
E lì dovette dar fondo a tutto il suo coraggio e al suo animo
per resistere alle mille avversità e alle mille mostruosità
che costellarono l'esplorazione.
E spingere i suoi uomini abbattuti dalle mostruosità e dalla
fine dei propri compagni.
Come poté resistere alla perdita di tutti i suoi amici?
Sarà sprofondato per sempre nell'oblio garantito dall'alcol?
O avrà trovato il modo di rinascere ancora una volta e aggrapparsi
a quella vita che adorava?
Io credo in questa ultima possibilità. Visto come, subito dopo
la triste spedizione, aveva messo su quella trattoria, L'Ultimo
Vichingo, che era subito fallita per l'ingordigia degli stessi
gestori.
Nonostante tutto sono sicuro che Guthrum ha affrontato tutta
la sua vita con il suo consueto, inaffondabile, ottimismo!
In fede Robert Short.
WINELAND:
Guthrum incontrò lo Spirito con la Scure solo due
volte. Nella prima, quasi da avversario. Anche se una corrente di
simpatia si instaurò immediatamente, grazie soprattutto allo
spassoso Cico.
Zagor e Cico erano partiti con Fishleg alla volta
del golfo di San Lorenzo per indagare sulla sorte di alcune
baleniere scomparse; solo per scoprire che dietro le sparizioni c'era
un'aggressiva colonia vichinga dedita alla pirateria, della quale
Guthrum era, almeno nominalmente, il re. In realtà il
vecchio sovrano aveva perso l'indole battagliera e piratesca della
sua gente e subiva il carisma che il giovane principe Sigfried
esercitava sui giovani vichinghi.
Tanto che Guthrum non ci pensò due volte a sfruttare
l'arrivo di Zagor e dei suoi amici per spazzare via la resistenza
e e il pericoloso rivale e coronare il suo sogno di migrazione verso
sud, verso il sole più caldo e l'uva più zuccherina.
La sua gente avrebbe potuto vivere tranquillamente di pesca e coltivazione,
abbandonando i suoi pericolosi e violenti costumi.
Fu così che alla fine dell'avventura Guthrum, i suoi
vichinghi e la mastodontica statua di Odino salutarono a Port
Whale, Zagor e Cico e issarono le vele verso la
Florida.
Probabilmente lì sarebbe rimasto fino alla fine dei suoi giorni
a crogiolarsi al sole completamente ubriaco, se una comunità
di pescatori non fosse giunta nelle vicinanze a rompergli le uova
nel paniere.
NUOVA VITA:
Questa fu la causa del secondo incontro fra Guthrum e il nostro
eroe. Insofferenti a quello che i feroci vichinghi erano diventati,
il re e i suoi vecchi compari di battaglie, avevano deciso di inseguire
un sogno. Una fantomatica antica colonia vichinga nascosta da qualche
parte nel Tennessee: Nuova Vita.
Avendo trovato Zagor sulla sua strada il vecchio furbacchione
non aveva nessuna intenzione di farselo scappare, consapevole delle
straordinarie qualità del suo amico.
Da questo episodio possiamo capire anche come Guthrum fosse
riuscito a conservare il trono per così tanto tempo. Oltre
alla forza, della quale il suo fisico non aveva mai difettato, si
serviva anche dell'astuzia, e, generalmente la preferiva...
Il viaggio verso Nuova Vita fu terribile e le forze malate
della natura si scatenarono contro il gruppo di esploratori, decimandolo.
Tanto che, alla fine meno della metà di coloro che erano partiti,
riuscirono a rifugiarsi all'interno della palizzata di Nuova Vita.
Ma il destino aveva deciso che solo il vecchio Guthrum avesse
il pesante fardello di salvarsi, cancellando in un attimo tutta la
sua generazione e spezzando per sempre i legami che legavano i giovani
vichinghi della Florida alla loro storia.
I vichinghi di Thorwal erano diventati mostri affamati di carne
e sangue e sterminarono tutti gli ultimi sopravvissuti tranne Zagor,
Cico e Guthrum.
Il vecchio re non aveva più i suoi amici e non si riconosceva
nei suoi giovani.
Era veramente rimasto l'ultimo vichingo...
Visto
che Short ha dovuto basarsi su testimonianze indirette per conoscere
Guthrum ho deciso di rivolgermi il più in alto possibile,
per raccogliere informazioni su quel simpaticone.
Chi meglio del suo Dio?
Chi meglio del figlio di Odino che passa più tempo sulla
amata Midgard piuttosto che sulla dorata Asgard?
Chi meglio di Thor il mitico dio del tuono?
Ciao Thor ti volevo dire...
Mortale! Adopera un linguaggio e una formula più adeguata quando ti rivolgi a un tuo infinitamente superiore!
(Che spocchia) O Tonante. Nobile figlio di Odino. Padrone del tempo e della tempesta. Signore della dorata città dai tetti d'oro, (ora che il tuo vecchio è defunto), Puoi tu concedermi un istante della tua infinita eternità? Ho importanti quesiti da porti e la mia voce trema al tuo augusto cospetto:
Così va meglio mortale. Parla dunque dacché impegni ben più gravosi mi attendono.
Hai conosciuto Guthrum di Vinland: Il re della colonia vichinga?
Invero mi sembra di ricordare il nome di questo valoroso discendente di Leif Eriksson che non temeva di affrontare la furia delle tempeste e degli uragani e che osò affrontare le grandi acque che separano le terre emerse di Midgard per conquistare nuovi territori dove la sua gente potesse prosperare nell'adorazione degli dei di Asgard e di suo padre Odino
(incredibile non usa la punteggiatura. Vabbé il fiato ce l'ha!) Oh. Bene. Cosa mi puoi dire di lui?
Di chi parli mortale?
(non ci sta più con la testa!) Di Guthrum, quello di prima. Il discendente di Leif eccetera eccetera.
Invero mi sembra di ricordare il nome di questo valoroso discendente di Leif Eriksson che non temeva di affrontare la furia delle tempeste e degli uragani e che osò affrontare le grandi acque che separano le terre emerse di Midgard per conquistare nuovi territori dove la sua gente potesse prosperare nell'adorazione degli dei di Asgard e di suo padre Odino
(si. Buonanotte!) Thor scusa hai incontrato il Mangog di recente. Oppure il Distruttore, o Surtur o qualcun altro di questi bei tipetti? Hai l'aria un po' suonata. Scusa se te lo dico!?
Come osi rivolgerti al mio cospetto con cotanta arroganza e insinuanti menzogne?
Thor sei sicuro che non ti gratti la testa con il martello?
Sock, scrash, tump, punch, SBADARANGH.
Devo smettere di fare queste interviste. Sono troppo pericolose!
Il mitico Thor è un personaggio © Marvel Comics.