Timber Bill ha avuto la sfortuna di incontrare Zagor
due volte... ed una è stata di troppo.
Non si può dire che il povero Bill, con il suo
abbigliamento improbabile da taglialegna modello in contrasto con l'atipica
bombetta di due taglie più piccola, come ad ingigantire il suo
testone, purtroppo desolatamente vuoto, abbia rappresentato mai un grosso
avversario per il nostro eroe.
L'unica cosa che Bill sapeva fare era tagliare, abbattere
e trasportare tronchi, (o più che altro preferiva farlo fare
ad altri mentre lui se ne stava spaparanzato con le gambe stese sulla
scrivania), e fare il gradasso.
Era anche troppo stupido per farsi spaventare da Zagor.
Quando, su alla segheria, tutti perdevano la testa atterriti dalle manifestazioni
di Zagor che credevano morto, lui era stato l'unico a non perdere la
calma.
Dopo lo smantellamento della sua attività, che fioriva sfruttando
i poveri schiavi trasportati da quel mascalzone di Hassen,
era sparito per molto tempo.
Aveva promesso a Zagor che gliel'avrebbe fatta pagare
ma non era mai tornato a presentare il conto.
Era stato Satko, involontariamente, a rimetterli l'uno
di fronte all'altro, quando Timber Bill, agli ordini
dell'odioso Wertmann stava falciando via l'intera foresta
di Hidden Wood.
La sua furia nel ritrovarsi davanti lo Spirito con la Scure
si esaurì con un'altra buona mangiata di terra.
Nonostante fosse un energumeno, probabilmente più forte di un
orso, Bill non sapeva neanche menare cazzotti e durava pochissimo di
fronte all'abilità di Zagor. Ben altra cosa
era, ad esempio, One Eyed Jack.
E Timber Bill non ha potuto neanche condividere l'onore
toccato a Jack. Cadere sotto i colpi del suo odiato nemico! E' stato
ucciso a tradimento, fine ingloriosa, da uno di quegli uomini che hanno
sempre la meglio su quelli come lui.
Quegli uomini furbi come faine, grassocci come maiali, con i loro bei
vestiti e la loro giacca stirata, e i loro capelli impomatati. Quegli
uomini per i quali Timber Bill non è nient'altro che carne da
cannone da sacrificare nei momenti difficili.
Uomini, appunto, come il corrotto giudice Caulder.