...Chiaramente
una baleniera, con il suo equipaggio di varia umanità alla rada nel
nostro affollatissimo porto?
Perchè si sono spinti così a sud?
E chi è il misterioso passeggero che non scende mai a terra e si intravede
soltanto girolonzolare, di sera, in coperta, impegnato in colloqui
fitti e gesticolanti con il borioso capitano Fishleg?
Come se non bastasse altri stravaganti personaggi si sono aggiunti
alla compagnia.
Un piccolo messicano -in effetti mancava un messicano nel variopinto
equipaggio- e un gigantesco individuo in casacca rossa che non può
fare meno di passare inosservato.
Probabilmente
i due conoscevano il passeggero perchè da quando sono saliti, la voce
aspra dell'irruento Fishleg è esplosa in urla e sbraiti;
a quale inganno l'irascibile capitano era stato assoggettato?
Si dice che la nave sia equipaggiata con attrezzi da palombaro; come
se dovesse compiere ricerche sottomarine. Lo strano passeggero sarà
un naturalista, un ingegnere o anche lui sta cercando il tesoro dell'Esmeralda?
E se così: quale sarà la reazione di Hussef Hammad l'uomo
che vive al limite della legalità nel suo ricco bazar e che ha già
perso l'uso delle gambe, fra le fauci di squali affamati, nella sfortunata
ricerca del tesoro?
Prevedo guai grossi. Oggi ho visto Pascal e Martin,
due fidati sgherri di Hammad, avvcinarsi alla Golden Baby.
Dopo un po' la maggior parte dei marinai sono scesi, chiassosi, in
libera uscita. Sulla nave é rimasto solo l'indiano segaligno, il cuoco
e i due nuovi arrivati insieme naturalmente al capitano Fishleg
e al misterioso passeggero. Cosa ha in serbo Hammad e i marinai
della Golden Baby saranno veramente così duri come sembrano?
arrivare. Sembra
che l'invito rivolto ai marinai della Golden Baby non fosse
altro che un scusa per svuotare la nave e rapire il misterioso passeggero.
Alcuni marinai giurano di aver visto Togo, il gigantesco servitore
di Hammad l'egiziano e altri creoli trasportare qualcosa fuori
dalla imbarcazione.
La reazione di Fishleg e degli altri non si è fatta
attendere. L'uomo dalla casacca rossa, che mi hanno riferito si fa
chiamare Zagor, ha messo a soqquadro la sudicia taverna di
Ma' Barker, nella quale giacevano sparpagliati, ubriachi fino
al midollo, i marinai di Fishleg e poi si è diretto
verso la ricca dimora dell'egiziano.
Io l'ho seguito.
Non so bene che cosa sia accaduto lì dentro.
Certamente c'è stata una lotta furibonda perchè ho udito
urla di dolore e rumori di oggetti infranti e, dopo un tempo interminabile,
il silenzio è ripiombato, come un velo, sulla magione.
Ne
sono usciti Zagor, il passeggero e Hussef
Hammad, trasportato, impotente, sulla sua sedia a rotelle.
Conosco l'egiziano di fama e so che è un individuo di pochi
scrupoli e ingenera in me pochi moti di compassione; nonostante la
sua menomazione.
Però alla vista del suo volto colmo di angoscia
non ho potuto fare a meno di provare dolore.
Conosco la sua storia e la sua tragedia.
L'ultimo supplizio a cui Hammad avrebbe voluto essere sottoposto
è certamente riprendere il mare. Se, come credo, partirà
con loro sulla Golden Baby, ogni giorno di viaggio sarà
per lui una tortura inimmaginabile: gli occhi fissi sull'acqua a scrutare
pinne di pescecane.
Riuscirà Fishleg a impadronirsi del tesoro della Esmeralda?
Tornerà a mani vuote come tutti gli altri prima di lui?
E cosa ne sarà di loro se risveglieranno lo spettro di Jean
Malot, l'uomo che ha dedicato la sua vita alla caccia dell'Esmeralda?
Cosa ne sarà di loro se, come si racconta nelle bettole, Capitan
Serpente è ancora in azione?
4° giorno di navigazione:
Abbiamo
appena doppiato la punta estrema di Haiti e la navigazione
procede liscia come olio di balena. Raggiungere la meta non mi preoccupa.
Mi preoccupa quello che potremmo NON trovare. Sono due mesi che non
pago i miei marinai e se le chiacchiere di Digging Bill fossero
prive di fondamento avrebbero tutto il diritto ad appendermi all'albero
maestro... Mi dovranno prima concedere il piacere di strangolare con
le mie mani quel disgraziato, naturalmente.
Ma non è il caso di essere così pessimisti. Tutto nel
racconto del cacciatore di tesori fila. Il ritrovamento del corpo
di Maldonado, il comandante dell'Esmeralda. La bisaccia
con la mappa e le altre carte che sembrano autentiche.
Se solo potessi allontanare questa inquietudine...
7° giorno di navigazione
Proprio quando mi sentivo più tranquillo è successo
l'irreparabile.
CICO HA BRUCIATO LA MAPPA.
Io non so quale madre sfortunata abbia partorito il piccolo messicano.
Solo con l'aiuto di Zagor sono riuscito ad impedire che i miei
marinai lo linciassero. E dio sa quanto avrei voluto unirmi a loro!
L'oro fa brutti scherzi!
Tutto è perduto sono un uomo rovinato. (...)
Forse
esiste un Dio dopotutto ed è quello che mi ha fatto prendere
lo straordinario Ramath nel mio equipaggio.
Oggi ho assistito ad un fatto incredibile e ben conosco le qualità
soprannaturali del mio caro amico.
Ramath si è messo in contatto con lo spirito di Maldonado
e ha ricostruito gli elementi utili a raggiungere il luogo dell'affondamento
dell'Esmeralda.
Il piccolo messicano lo ha interrogato,- se non lo faceva penso che
lo avrei preso a calci fino a quando non avesse raggiunto la coffa-.
Resta da vedere se tutto non è stato il parto della fantasia
del mio amico indiano.
Io credo in lui e nelle sue straordinarie capacità!
10° giorno di navigazione
Corpo
di mille balene!
Incredibile, dovessi navigare altri cento anni non credo che riuscirei
mai a stupirmi così. Tutte le indicazioni estorte da Ramath
allo spirito di Maldonado si sono rivelate esatte. Abbiamo
doppiato Capo Caracol e due miglia al largo abbiamo trovato
il piccolo scoglio a cresta di gallo e a cinquanta braccia i tre scogli
allineati.
Peccato che Ramath abbia dovuto interrompere il contatto prima di
definire sotto quale dei due scogli estremi si trovasse l'Esmeralda.
Ma questo, dopo tanti sforzi, è solo un dettaglio.
Hammendick si è già preparato per l'immersione
Non (..)
ho mai visto tanti squali in vita mia!
Come se ci stessero aspettando.
Ne abbiamo colpiti più di una decina e continuano ad arrivare.
Osservare mentre si sbranavano l'un l'altro è stato uno spettacolo
agghiacciante.
Ancor più agghiacciante è stato vedere con quale febbrile
interesse il nostro forzato passeggero Hammad godeva nel vederli
morire.
Non so quale inferno abbia passato quell'uomo in mezzo al mare, ma
ne è ancora dentro fino al collo.
Avrei preferito per la sua salute e per il nostro morale che Zagor
lo lasciasse a Port-au-Prince.
Sta minando la volontà di Hammendick ad immergersi.
Nello scoglio a ovest non c'era traccia della Esmeralda.
Domani ci sposteremo a ridosso di quello ad est e speriamo di avere
maggiore fortuna.
11° giorno di navigazione
Zagor si
è offerto di continuare il lavoro di Hammendick: quello
scansafatiche. Era prevedibile che il terrore nelle parole di Hammad
lo avrebbero fatto recedere dal suo lavoro.(...)
L'Esmeralda è qui sotto! Ce l'abbiamo fatta! Zagor
ha già tirato fuori il primo baule.
Ovviamente è sorto un problema: il veliero è in bilico
su una fossa e qualsiasi movimento potrebbe precipitarla nelle profondità
dell'oceano.
Maledetta fottutissima scalogna.( ...)
Quello che temevamo è successo. La nave è
precipitata giù fuori dalla nostra portata; dalla portata di
chiunque.
Ci resta solo il primo baule recuperato da Zagor.
Se quello che dice il sedicente Digging Bill è vero
ci dovrebbe rifondere ampiamente di tutte le spese sobbarcate per
finanziare questa maledetta spedizione. (...)
Ora che diavolo succede?! è come se una palla di cannone fosse
sibilata fra le vele. Andrò subito in coperta a vedere...
Riprendiamo la narrazione degli eventi da quella
palla di cannone che sibilò sulle teste degli attoniti marinai
della Golden Baby.
Un sibilo sottile che però ebbe il potere di azzerare d'incanto
le grida di giubilo dei nostri amici.
La bandiera nera sul galeone non lasciava adito a dubbi: Capitan
Serpente era ancora vivo!
Come ebbero però a sapere i nostri amici non era lo stesso
pirata che aveva dato la caccia a Maldonado, ma un suo discendente,
capo di una piccola, nascosta comunità ancora dedita alle regole
della filibusta.
Non per questo meno pericoloso di un fantasma. Anzi.
Fishleg e gli altri dovettero arrendersi, furono fatti prigionieri
e trasportati nel covo dei pirati; insieme al baule: il vero unico
trofeo.
Zagor si dileguò preferendo avere più libertà
d'azione.
Ingaggiò una vera e propia guerra dei nervi con i suoi avversari.
Dappprima salvando il povero Hammad dal suo destino più
drudele. Essere divorato dagli squali.
Nell'ambiente a lui congeniale della foresta tropicale dell'isoletta
dei pirati, Zagor tese una serie di agguati e assottigliò
bruscamente il numero dei suoi avversari che erano ancora armati di
spingarde e sciabole vecchie di trecento anni.
Ben presto però si riunì ai suoi amici prigionieri in una baracca al centro del villaggio e si giunse ad uno stallo. Le perdite cominciarono a farsi consistenti soprattutto fra i pirati e Zagor ne approfittò per convincere il discendente di Jean Malot ad una scelta onorevole. Un duello all'ultimo sangue fra loro due e chi avesse vinto avrebbe avuto il forziere e la resa degli altri.
In una atmosfera tesa i due contendenti diedero luogo ad un duello ricco di colpi di scena e stravolgimenti di fronte che terminò con Malot agonizzante caduto sul suo stesso coltello.
Ma ancora un'ignobile beffa il destino e Pizarro avevano predisposto per i protagonisti di questa avventura. Capitan Serpente prima di morire chiese di vedere il contenuto del baule come ultimo desiderio e proruppe in una risata che agghiacciò gli astanti.
IL BAULE ERA PIENO DI PIETRE!
Il viaggio dell'Esmeralda non era stato altro che uno specchietto
per le allodole, mentre il vero carico era trasportato da un'altro
convoglio: insignificanti piccoli e leggeri pescherecci.
Lasciato il covo dei pirati, la delusione e lo sconforto regnavano
sulla Golden Baby. Si trattava solo di aspettare il momento
in cui il buon Fishleg si fosse reso conto di chi fosse la
reale causa di tutti i suoi guai: il falsissimo William Loderer
in arte Digging Bill.
Fortunatamente il ricco Hammad memore di essere stato salvato
dalla più orribile delle morti da Zagor risolse la questione
offrendo di ripagare tutte le spese sostenute da Fishleg che
con ventimila sonanti dollari potè tornare insieme con il suo
equipaggio alle amate balene.
Fishleg e Zagor si rincontrarono successivamente nella vicenda che
ho già raccontato sulla Gazette: l'idolo
cinese.
Questa volta mi voglio proprio sfogare. Ricordare
l'esperienza dell'Esmeralda mi provoca un riacutizzarsi della
gastrite.
Li chiamano pirati, bucanieri, corsari filibustieri: termini che li
ammantanto di romanticismo e fascino, tanto che qualche signorina
dell'est darebbe l'anima pur di incontrarne uno... Ma che cosa sono
alla fine.
Dei volgari imbroglioni e truffatori.
Un uomo si impegna, fruga nei ripostigli più impensabili, si
sforza di decifrare linguaggi incomprensibili e cifrati, qualche volta
deve anche assumere un comportamento poco cristallino, - siamo in
troppi a fare questo mestiere purtroppo -, e poi?
Quando scopri che tutte le indicazioni erano esatte, che tutte gli
indizi sono stati ben interpretati, che il tuo lavoro sudato ha dato
i suoi frutti cosa trovi? Pietre, indumenti, quisquilie.
Perchè i signori, DICO, i signori pirati o i conquistadores,
che altro non erano che pirati di stato, ti hanno ingannato. E pensare
che mio nonno si imbarcava su qualsiasi brigantino o galeone che gli
capitasse inseguendo quale tesoro.Sui pescherecci si doveva imbarcare!
Povero vecchio illuso nonno.
Almeno mio padre si era specializzato in leggende dei nativi americani,
che sono più sinceri.
Ha passato la vita alla ricerca dell'Eldorado e delle Sette
Città di Cibola, dei cimiteri antichi dei MicMac.
L'unico tesoro piratesco che ho avuto la fortuna di vedere, anche
se per poco, è stato quello di quella barbaccia di Laffitte
prima che lo facesse saltare in aria con quell'idiota di Barbe-en-feu.
Mi convincerei che è tutto tempo perso se non avessi trovato
questa mappa SICURAMENTE autentica di John Silver...
Caro amico adesso che sai tutto di questa storia,
mi capirai se ti dico che amo più le balene che gli uomini.
Le balene non ti danno fregature.
Le balene non ti rifilano false monete d'oro.
Le balene non riempiono bauli di pietre per ingannarti.
Può sembrare strano sentire parlare così uno che di
balene ne ha uccise a centinaia. Ma in fondo questa è la vita:
ho visto anche decine di amici spazzati via da colpi di coda. Ognuno
lotta per sopravvivere e credimi la lotta con le balene è una
lotta pari; forse in futuro non sarà così purtroppo:
l'uomo è un essere poco leale.
I cetacei sono furbi, hanno sentimenti, ti sentono e ti ricordano
e a volte possono anche vendicarsi.
Non scorderò mai la storia di quel mio amico Ahab e
della sua balena bianca.
Un'assiduità tale di sentimenti non l'ho mai vista neanche
fra due amanti.
Comunque questa dell'Esmeralda è stata una gran brutta
esperienza e se non ci fosse stato quell'Hammad a salvarmi
le chiappe, penso proprio che i miei marinai mi avrebbero fatto una
bella festa.
Ah. Non prima che mi togliessi la soddisfazione di scuoiare quel Digging
Bill.
Deve solo ringraziare che c'erano le spalle larghe di Zagor
a proteggerlo...
Capitan Serpente di |
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disegni | Gallieno Ferri |
storia | Guido Nolitta |
scheda | Vittorio Sossi |