BILBOLBUL 2008 seconda edizione
BOLOGNA - varie locazioni
BIGLIETTO: gratuito per tutte le mostre
ORARIO: diversi per ogni mostra
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COMUNICATO RICEVUTO
Dal 5 al 9 marzo 2008 Bologna torna ad essere la capitale dei comics con la IIª edizione di BilBOlbul. Festival Internazionale di fumetto a cura di Hamelin Associazione Culturale.
Dopo il gran successo della prima edizione, BilBOlbul presenta in questo secondo anno di attività una programmazione ancora più ampia e ricca, ospitando più di 15 mostre e oltre 40 artisti nazionali e internazionali. Il festival punta il suo interesse sulla figura dell'autore con un omaggio all'opera di Gianni De Luca; la contaminazione fra i linguaggi e il dialogo tra fumetto e le altre arti, in particolare con una sezione dedicata a Fumetto e Jazz che ha per protagonista l'artista Louis Joos maestro del genere.
Il festival conferma la sua vocazione all?internazionalità dedicando un focus al fumetto cinese, con le storie di Hok Tak Yeung e Chinoi Lee, e al fumetto americano dei geniali Paul Hornshemeier, Kevin Hizenga e Anders Nilsen.
Prestigiosi anche gli artisti italiani, tra questi Stefano Ricci e Gabriella Giandelli, autrice anche dell'immagine di questa edizione del Festival che rende omaggio al fumetto Bilbolbul, personaggio creato da Attilio Mussino, nel centenario della sua creazione.
Bilbolbul rinsalda il legame fra cinema e fumetto con una nutrita rassegna in cineteca; Tra i film in programma si segnala il capolavoro Paura del nero, realizzato da alcuni tra i maggiori fumettisti internazionali, e Free Jimmy il primo lungometraggio del norvegese Christopher Nielsen. Dedicata ai bambini la colorata e divertente mostra Cocco Bill il pistolero creato da Jacovitti e disegnato da Luca Salvagno.
Tra le novità di questa edizione si segnala il forte legame con la produzione e la creatività, attraverso l'istituzione e la promozione di un concorso nazionale per giovani artisti.
Appositamente allestita quest'anno nella piazza coperta di Sala Borsa come punto centrale di accoglienza e vendita ci sarà una libreria, dove dal venerdì alla domenica più di trenta autori si alterneranno in sessioni di dedicaces rivolte al pubblico.
L'intera programmazione è consultabile sul sito www.bilbolbul.net.
LA MOSTRA DEDICATA A GIANNI DE LUCA
notizia tratte dal sito ufficiale. Consultate il sito per le altre 14 mostre in programma, per il calendario delle proiezioni, incontri e altre attività.
BilBOlbul prosegue, nella sua seconda edizione, con l’obiettivo di riportare all’attenzione l’opera di grandi maestri che non hanno ancora avuto un diffuso e meritato riconoscimento artistico. Quest’anno la mostra principale del festival sarà dedicata a Gianni De Luca, di cui saranno esposti i lavori di tutta la sua carriera, più che quarantennale.
Gianni De Luca. Il disegno pensiero esporrà circa 250 opere, grazie alla collaborazione di Laura De Luca e di alcuni altri collezionisti: dalle tavole della prima storia pubblicata su “Il Vittorioso”, Il mago Da Vinci, a tutta la produzione di cine-romanzi storici, alle illustrazioni e copertine per “Il Giornalino”, fino ai grandi capolavori de Il commissario Spada, della trilogia shakespeariana, di Paulus, senza dimenticare i rifacimenti de Il giornalino di Gian Burrasca o de La freccia nera, e i disegni inediti.
La mostra, che avrà un percorso cronologico, permetterà allo spettatore di seguire gli sviluppi dello stile di De Luca, di apprezzarne l’eleganza del segno, la plasticità delle figure, la varietà incredibile di soluzioni tecniche, la precisione nella documentazione storica, la grande attenzione e resa delle architetture - che non hanno mai una mera funzione scenografica ma diventano esse stesse personaggi -, la capacità di creare indimenticabili gallerie di ritratti.
Particolare spazio sarà dato alle più significative innovazioni formali ideate da De Luca attraverso una ricerca che si fa via via più tesa e originale a partire dal 1970 e dalla pubblicazione de Il Commissario Spada, opera assai coraggiosa anche sul piano del contenuti, se si pensa che nelle storie appariranno, in certi casi per la prima volta in assoluto, temi come la droga, la criminalità organizzata, la crisi della nostra società dopo il miracolo economico, lo scontro generazionale, le comunità hippies, il terrorismo, le ombre della guerra civile durante la Resistenza.
De Luca, vero e proprio regista in grado di pensare e dare forma ai diversi contenuti che via via si trova a rappresentare, inventa soluzioni sempre più rivoluzionarie, ma mai gratuite e senza perdere in fluidità di lettura: la rappresentazione del movimento, le inedite soluzioni nell’impaginazione della tavola, l’annullamento della scansione delle vignette a favore di uniche “tavole-sequenza”, la compresenza di tecniche pittoriche e grafiche: tutte invenzioni che lo pongono a pieno diritto tra i grandi sperimentatori internazionali a lui coevi: da Crepax a Moebius, da Eisner a Toppi.
La mostra infine vuole essere anche un invito a confrontarsi con l’estrema consapevolezza teorica dell’autore: schivo nei modi e sempre legato al mondo poco appariscente del fumetto per ragazzi, De Luca ha via via elaborato lucide riflessioni sul fare fumetto, sul ruolo civile e pedagogico di chi crea immagini, sul disgeno come forma di pensiero e di esplorazione della realtà: “Disegnare è seguire linee, trasformazioni, regressi, accettare deperimenti ed involuzioni. Il disegno insegna ad accettare la vita e i suoi sradicamenti. Forse. A non rimanere per sempre mummificati davanti a quello che si sceglie di vedere una volta per sempre".