Avversari
  • Peter Gruber, scout
  • Thomas Russell, avventuriero
  • Rip Bates alias Robert Lock, sepolto vivo
La Storia: L'Ultima Corsa MV 71

Clovis, antipatico e spocchioso nipote di Ronnie Leonard, il direttore del Morning, ha deciso di promuovere il giornale attraverso un'iniziativa pubblicitaria: la rievocazione dei brevi fasti del pony express. Il tutto attraverso l'impresa di Joe Best Junior che deve battere il record del padre, uno dei più famosi pony express, percorrendo il tratto tra Omaha e Fort Laramie in meno di 6 giorni - the last pony express race-.

Si radunano così a Fort Laramie moltissimi scout del glorioso servizio postale, fra i quali Peter Gruber, presidente dell'associazione delle vedove e degli orfani degli scout, che riceverà un assegno in beneficenza. Al forte ritroviamo uno stuolo di comprimari della serie: Rifiuta-di-Smettere, Daino Rosso, Jim Brennan, e il bieco Thomas Russell sempre impegnato a trovare qualcuno disposto a seguirlo nell'esplorazione delle Black Hills.

Ma uno spiacevole imprevisto rovina la cerimonia festosa: nella busta, consegnata da Joe Best Junior, non c'è l'assegno ma una minaccia di morte per Peter Gruber, con un messaggio che si riferisce al periodo in cui guidava le carovane dirette ad est (Broad Water 1865).

Nel frattempo si infiltra nell'accampamento uno strano individuo: lo psichiatra Robert Lock.

Joe Best Junior viene ritrovato impiccato nella stalla lasciando tutti perplessi, sconvolti e pronti ad accusarsi l'un con l'altro...

Un numero di transizione basato su un tassello oscuro di storia del west, presentato da Manfredi nella pagina del Blizzard Gazette: i sepolti vivi.

Peter Gruber è stato un Watcher: le carovane che si inoltravano in zone pericolose e selvagge, dove qualsiasi sosta forzata poteva significare la morte, lasciavano dietro, a guardia dei moribondi, per attendere la guarigione o seppellirli in attesa della dipartita, i Watchers appunto. Ma spesso, come aveva fatto Gruber, i disgraziati venivano seppelliti ancora vivi.

Da questo singolo elemento Manfredi costruisce una storia corale piacevole e di impronta gialla. Magico Vento agisce come un emulo di Monsieur Dupin, l'investigatore creato da Poe. L'effetto all'inizio è intrigante, ma ripetuto per vari numeri lascia un po' perplessi (Il mistero della diligenza e Jericho).

Vittorio Sossi

Alleati
  • Rifiuta- di -Smettere, indiana
  • Joe Best junior, pony express
  • Jim Brennan, giornalista
  • Clovis, antipatico nipote di Ronnie Leonard
  • Daino Rosso, guerriero
  • Olga, amichetta di Clovis
  • Durkheim, colonnello
  • Dottor Durrell, psichiatra
  • Fuzzy, scout
Locazioni
  • Treno per Fort Laramie
  • Fort Laramie
  • stalla
  • accampamento di Daino Rosso
  • saloon del forte
  • ospedale di North Platte
Frasi
  • Pubblicità? Che roba è? ...
    Far parlare molto di sé. Una delle tante furbizie dei bianchi. Un espediente per diventare famosi e importanti senza aver fatto nulla per meritarselo
    (dialogo tra daino Rosso e MV)
  • Matakuni snì "io sono una nullità". (Dichiarazione spontanea resa da Clovis.)
  • Ora capisco perché tutte le favole dei bianchi finiscono con la frase: "e vissero feriti e contenti" (battuta involontaria di Rifiuta-di-Smettere)
L'Ultima Corsa
copertina di magico vento
copertina del numero 71 di Pasquale Frisenda
Blizzard Gazette
i sepolti vivi
Data Uscita
aprile 2003
Navigazione
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sequenza
la figuraccia di Poe davanti a Jim e Olga
Copertina
Pasquale Frisenda
 
Autori
Gianfranco Manfredi
Darko Perovic