canzoni e poesie
L'estro creativo di
un genio incompreso (da Zagor)
Canto di Vittoria
Zagor 26
Nolitta
Ho la forza di un leone
Son più saldo di un macigno
Ho arrestato il vil fellone
e riporto il vostro ordigno
Dedicata al povero
Verybad
inorridito mentre osserva il messicano maneggiare Amelia per la sicura
(visto su
Caccia al Ladro)
Ode alla natura
Zagor 26
Nolitta
vedo un paio di fagiani
che poi volano lontani
ma se guardo bene intorno
ne vedo un terzo già cotto al forno
vedo un ruscello ed uno stagno
con delle anitre che fanno il bagno
ne vedo altre già cucinate
con il prezzemolo e le patate
vedo una timida dolce famiglia
con quattro piccoli e mamma coniglia...
interrotto da Zagor
E poi dicono che Cico non ama
la natura; peccato che Zagor che tentava di addormentarsi non abbia apprezzato!
(visto su
Il Messaggio)
Finalmente un pranzo
Zagor 27
Nolitta
Dico Basta alle radici
Ai menù vegetariani
avrò piatti di pernici
per il pranzo di domani
Cico pregusta il menù che lo attenderà a Fort Morgan, non sospettando che prenderà il volo insieme al suo spuntino sulla mongolfiera del barone La Plume, l'Excelsior.
(visto su
Sfida allo Spazio)
Scandalo al Colosseo
Zagor 27
Nolitta
Ride il sadico Nerone
e la folla è già eccitata
nella fossa del leone
una vittima è calata
Ecco il re della foresta
gli mordicchia un po' la mano
ma poi subito si arresta
è un leon vegetariano...
Una delle poche composizioni
di cui si è rinvenuto anche il titolo:
scandalo al Colosseo.
In un lungo viaggio in canoa per tenere sveglio il malcapitato
Zagor.
(visto su
Sfida allo Spazio)
canto propiziatorio
Zagor 29
Melloncelli
Troverai lucchetti rotti
casseforti senza porta
e soltanto poliziotti
dalla mira molto storta
nella cella l'inferriata
sarà debole e segata
e poi chi tiene al freno?
darai pur l'assalto al treno
Infiltratisi a Clark
City travestiti da artisti girovaghi, Cico nei panni di
Mustafà
l'indovino, prova dei versi propiziatori per il bandito John Clark.
(visto su
Clark
City)
Il Buon Mattino (dura poco)
Zagor 34
Nolitta
Spunta il giorno, Splende il sole
Ogni incubo scompare
Di lasciarvi un po' mi duole,
Ma non posso più restare
Io vi cedo la congrega
di fantasmi e spiritelli
e rinuncio anche alla strega
coi demoni suoi fratelli
Il mattino successivo alla terribile notte passata a
Windy Cliff Cico era di buonumore, convinto che Zagor avrebbe mantenuto la promessa e avrebbero lasciato di corsa la Casa degli Stanford.
Peccato che l'apparizione di Priscilla aveva fatto cambiare idea all'amico e ben altri terrori avrebbero atteso il messicano e
Bat Batterton.
(visto su
Il Villaggio della paura)
Serenate
Zagor 34
Nolitta
por mirar lo ochos bellos
Carolina mi querida
per sfiorare tus cabellos
io daria anche la vida
è finita la canzone
o mio dolce tesoron
se non vieni sul balcone
mi distruggi il corazon
Margherita Margherita
mi dulce palomita
con un canto de amor
te pregunto una flor
Trampy si offre come cantante di serenate a pagamento. Nonostante il suo messicano artefatto e il travestimento approssimativo gli affari gli vanno bene come sempre. Il primo componimento è suo.
Quando presta la chitarra a Cico, la sfortuna del messicano ha la meglio sulla sua pronuncia perfetta e il suo naturale estro musicale. (la seconda strofa è la sua)
Non solo non rimedia un dollaro ma viene addirittura scambiato per Guitar Jim, per colpa della chitarra, e riempito di botte.
(visto su
Gli Sciacalli della Foresta (Una Giornata Nera))
il commerciante
Zagor 37
Nolitta
non c'è una nuvola
lieve è la brezza
la barca scivola
addio tristezza
io gli voglio dimostrare
che son uomo tuttofare
e se tratto coi mercanti
faccio affari strabilianti
Ottimista prima di venir ingannato
da due truffatori nella vendita delle pelli durante la vicenda dell'avamposto
senza nome
(visto su
L'Avamposto Senza Nome)
prima del pasto
Zagor 43
Nolitta
se non manca l'appetito
il mangiare è un vero rito
che compiutosempre va
con estrema serietà
sia disposta ogni pietanza
con buon gusto ed eleganza
si rispetti l'etichetta
adoprando la salvietta
ed infine ricordate
si usin sempre le posate
se alla fin del fervorino
tu rammenti quel che ho detto
il più misero spuntino
si trasforma in un banchetto
Anche in mezzo alla foresta
in Florida, circondato da soldati disperati e seminoles in fuga un buongustaio
si accinge al rito quotidiano del pasto con estrema eleganza.
Farebbe bene a non scegliere un alligatore come tavolino...
(visto su
Seminoles)
il lamento del serpente
Zagor 44
Nolitta
AY-YA-YA-YA-AY
ascoltate brava gente il lamento del serpente
incomincio il mio cantare con accenti di mestizia
perchè voglio qui accusare un'orribile ingiustizia
sette zampe ha un certo ragno
e ne ha quattro il grosso bue
tutti gli altri, e qui mi lagno
come minimo ne han due
la natura è molto stramba
capricciosa come vedi
io non ho manco una gamba
e ne ha mille il millepiedi
Definita da Zagor come la canzone
più idiota che il piccolo messicano abbia mai partorito
è stata estremamente utile per coprire i rumori dell'evasione dei
due amici.
(visto su
Seminoles)
il marinaio volante
Zagor 62
Nolitta
Lascia la nave bel marinar
Infila le ali e impara a volar
Una delle strofe preferite di
Cico che si diverte a modificare a seconda delle situazioni. In questo
caso i marinai che incontravano i pugni di Zagor cambiavano effettivamente
mezzo: dall'aria all'acqua
(visto su
Sfida all'Ignoto)
Delizie della navigazione
Zagor 62
Nolitta
Son sul mar!
Ma chi ci pensa
se già aperta
è la dispensa
Più non temo gli uragani
se ho un bel pollo tra le mani
e dimentico le ondate
con un paio di frittate!
Questo trillo spensierato del
buon Cico si spegne nel terrore quando dietro la porta della cambusa compare
la minacciosa e affamata figura di Tarawa.
La spavalderia dell'ultima quartina gli si è strozzata in gola!
(visto su
Sfida all'Ignoto)
canto dell'abbandono
Zagor 62
Nolitta
Io ti lascio mia foresta
Vi abbandono verdi pini
Altra scelta non mi resta devo viver coi pinguini
Al volere di un tipaccio
non c'è mezzo per opporsi
devo andare in mezzo al ghiaccio
con trichechi foche ed orsi
ogni nuovo avvenimento
Cico affronta con coraggio
e nel giro di un momento
è già pronto per il viaggio
Quanta verità nascosta
in questi pochi versi. E pensare che Zagor lo prese anche in giro per
il suo abbigliamento polare! Nessuno dei due sospettava che sarebbero
finiti molto più a nord di Port Whale nella terra di
Wineland!
Ma né trichechi né foche né orsi erano lì
ad attenderli, bensì tremendi vichinghi con spadoni, archi e frecce!
(visto su
Sfida all'Ignoto)