Bergville

bergville la cittadina dei vampirizzati

Un orrendo contagio ha trasformato Bergville nel regno delle tenebre

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Blizzard Gazette N° 186

Il ritorno del vampiro
di Cico Cayetano Lopez
"Di pipistrelli e altre amenità"

Raccontare di come Rakosi tornò in vita mi fa sentire un po' in colpa. Ma come potevo sapere che l'esimio professore altri non era che Molnar? Avrei dovuto riconoscerlo dite?
Forse... E poi glielo avevo chiesto se ci eravamo già visti e mi aveva risposto di no!

Comunque i pipistrelli attaccano cico e zagor la frittata era fatta. Grazie alla mia ingenuità, Zagor avrebbe detto dabbenaggine, a Starbuck consegnai un campione di sangue del mio amico a quello zingaro antipatico e fu libero di andarsene con il suo bottino e con il suo complice, Bator.
Fatto sta che da quel momento né io né Zagor potemmo più dormire sonni tranquilli. Zagor soprattutto era tormentato da incubi nei quali veniva assalito da famelici pipistrelli. Immagina la paura che mi venne quando una notte i pipistrelli ci aggredirono veramente!
Comunque non demmo peso alla cosa.

Invece bator rinvenuto cadaverefummo costretti ad affrontare la situazione quando ci imbattemmo per caso in un uomo morente. Io lì per lì non l'avevo riconosciuto. Zagor disse che si trattava di uno dei tre zingari al servizio di Rakosi.
Rakosi... Vi rendete conto di quel che voleva dire? Quel beccamorto che era stato polverizzato dal sole. Se c'era Bator possibile che anche Rakosi potesse tornare?
Questo sembrava. Almeno dalle ultime parole di quel disgraziato. Molnar poteva resuscitarlo adesso che aveva il suo... ehm. E va bene! Adesso che aveva il sangue di Zagor che io ingenuamente gli avevo consegnato.
Ma come diavolo potevo immaginare una cosa del genere? Fortuna che Zagor non sapeva ancora niente altrimenti mi avrebbe spazzolato come un tappetino.

Dopo zagor mette il sale nella zucca a metrevelicaver cercato inutilmente di seguire le tracce del carro di Molnar, puntammo decisamente verso Fairmont, dove speravamo ci fosse ancora il nostro amico Metrevelic. Lui era un vero esperto e sicuramente ci poteva confermare se era reale quella tremenda profezia pronunciata da Bator.
Non l'avessimo mai fatto! A Fairmont a momenti ci linciavano quando ci siamo presentati come amici del dottore!
Era diventato il pazzo del paese. Si era isolato e sparava a vista a chiunque si avvicinasse alla sua casa. Ovviamente noi facemmo la cosa opposta a quello che il buon senso ci consigliava. Andammo da Metrevelic e Zagor dovette faticare non poco per ricondurlo alla ragione...



Blizzard Gazette N° 187

Verso Bergville
di Metrevelic
"I presagi prendono corpo"

Dire che stavo passando un brutto periodo significherebbe confondere una ferita da arma da fuoco con una verruca! il giorno di quell'alba tragica mi ero recato immediatamente alla cripta per bruciare i resti del vampiro. Non li trovai. Pensavo che gli zingari li avessero portati via. Sai, allora non ero così edotto in vampirologia da immaginare che da quelle ceneri si sarebbe potuto riformare il mostro in tutta la sua potenza.
Dopo un periodo di tranquillità iniziarono ad accadere fenomeni e fatti preoccupanti.
Aline sognava continuamente Rakosi e accolsi con sollievo il suo trasferimento con Albert a Bergville. Poi qualcuno cercò di uccidermi. Io non avevo mai avuto nemici e non riuscivo a capire chi mi volesse morto. Fino a quando non riconobbi uno dei miei assalitori: Bator!
Forse i due zingari, nella loro folle dedizione a Rakosi, volevano solamente vendicarsi. Ma sentivo che c'era qualcosa di più minaccioso dietro i loro tentativi.
Con l'approfondimento delle mie ricerche appresi una terribile verità. Il vampiro poteva risorgere! Precipitai in una spirale di follia, ossessionato da Rakosi e da mille altri demoni e solo l'arrivo di Zagor e Cico mi salvarono dalla pazzia.

Ascoltato cico usa il pendolino il loro racconto era ormai ovvio che Molnar possedeva tutti gli elementi necessari a resuscitare il suo padrone. Mancava solo una notte di eclisse di luna. Potete immaginare lo sconforto. Quella stessa notte era prevista un eclisse! Non avevamo più tempo per impedire che Rakosi tornasse alla sua non-vita.
Mi venne l'idea di sfruttare l'ipersensibilità di Cico nei confronti del vampiro, per individuare tramite la radioestesia il suo nuovo rifugio. L'orrore mi invase quando il pendolino manovrato dal messicano in trance si fermò sulla verticale di Bergville. Lì c'era mia figlia Aline. Anche i suoi incubi acquisivano un più sinistro significato.

Partimmo immediatamente zagor e metrevelic trovano albert e fra mille difficoltà giungemmo in prossimità del villaggio. Trovammo Albert Parkman, mio genero, riverso a terra in una pozza di fango con una brutta ferita da taglio. Ci raccontò di come la gente di Bergville fosse cambiata e fosse stato assalito dai suoi stessi amici. Tutti erano sotto l'influenza di Rakosi, che era riuscito a catturare Aline. La voleva come sua sposa. Mia figlia trasformata in una creatura demoniaca! Ero combattuto fra disperazione e rabbia...

Affidato l'arrivo a bergville Albert al dottore di un vicino villaggio, ci precipitammo a Bergville. Speravamo di trovare ancora qualche alleato, sfuggito al contagio vampiresco; ma quando entrammo nella piazza centrale ci trovammo immediatamente circondati. Ci salvammo solo grazie alla chiesa consacrata del paese dove né Rakosi né i suoi vampirizzati potevano entrare.
Solo Molnar poteva entrare nella chiesa ma questa certo era la sua ultima intenzione. Ci rendemmo conto ben presto che Molnar perseguiva degli scopi personali usando i vampirizzati come schiavi per accumulare ricchezze.
Si era aperta una breccia nel dominio di Rakosi e avevamo tutte le intenzioni di sfruttarla...

Blizzard Gazette N° 188

La possessione di Bergville
di Albert Parkman
"Il contagio dilaga!"

Per sapere cosa era successo a Bergville, sentiamo il racconto di Albert Parkman

Io molnar aggredisce josif e maida e Aline vivevamo felicemente a Bergville e il ricordo di Rakosi si stava stemperando lentamente. Quando improvvisamente l'angoscia ripiombò nelle nostre vite. Tutto iniziò la notte in cui scomparse la piccola Maida. Il suo fratellino Josif raccontò che, mentre stavano giocando nei pressi della Roccia dell'uomo morto, erano stati assaliti da un uomo, che l'aveva rapita.

Io, molnar prepara il ritorno del vampiro ero uscito nel bosco a cercarli. Non puoi immaginare la sensazione di inquietudine prima e ansia poi, che si stava impadronendo di me. E non era solo per la preoccupazione per i due bambini. C'era qualcosa di strano che stava accadendo quella notte. Gli animali stessi della foresta sembravano spaventati. Improvvisamente capii. La luna piena che illuminava la notte a giorno improvvisamente venne oscurata dall'ombra della terra...

O certola rinascita di rakosi, direte, una semplice eclisse di luna, niente di cui aver paura. Purtroppo quell'eclisse segnalava la conclusione del rito con il quale Molnar intendeva resuscitare il suo padrone. E così avvenne, anche se io lo scoprii più tardi. Quindi, mentre io mi imbattevo nel terrorizzato Josif, Rakosi tornava a calcare la terra. Quello che non avrei mai immaginato era che il vampiro voleva la mia dolce Aline per moglie. E per far questo non esitò a mettermi contro i miei stessi amici: l'intera cittadina di Bergville. Si palesò un'altra delle terribili facoltà di quel demonio. Poteva non solo creare altri vampiri ma anche limitarsi a generare dei vampirizzati; ancora non irrimediabilmente perduti ma legati indissolubilmente alla sua volontà!

Devo il piccolo josif sfugge alla sorella ammettere che il piccolo Josif, grazie alla particolare sensibilità che hanno i bambini, se ne accorse per primo. Noi ignoravamo ancora quello che stava accadendo, sconvolti dalla scomparsa di Maida.
Sia che fosse vera la storia raccontata da Josif sia che Maida si fosse semplicemente persa, le probabilità di ritrovarla in vita diminuivano ad ogni ora.
Per nostra sorpresa Maida tornò da sola. In una notte. Josif avvertì immediatamente che c'era qualcosa di strano in sua sorella. La temeva. Quella creatura non era più sua sorella. E aveva ragione. Maida fu la prima dei vampirizzati e la prima a diffondere l'orrendo contagio di Rakosi.

Anche Rakosi rakosi diffonde il contagio iniziò la sua caccia. Forse era stato scottato dalla sua prima sconfitta in terra americana e questa volta voleva andare sul velluto. Iniziò a fare terra bruciata attorno a noi e a nulla valsero i miei sforzi di creare un gruppo in grado di affrontarlo.

Mi ero raznic colpisce parkmanmosso troppo tardi. Rakosi si era già insinuato fra noi, nella possessione del mio fraterno amico Raznic. Fu lui a colpirmi a tradimento con una pugnalata e io scivolai nell'incoscienza, con l'immagine della mia bella Aline fra le braccia del vampiro. Si dimenticarono di me e potei allontanarmi. Ma sarei morto dissanguato se non mi avessero ritrovato Metrevelic, Zagor e Cico.

Blizzard Gazette N°189

La fine del regno
di Robert Short
"Il crollo dei piani di Rakosi"

Quindi i vampirizzati agli ordini di molnar abbiamo lasciato i nostri amici circondati dai vampirizzati in salvo ma prigionieri della chiesa di Bergville. La situazione era disperata. Un'esigua speranza era riposta in Albert, ma il ragazzo era sfinito e chissà quando sarebbe potuto arrivare con i soccorsi. Nella chiesa però scoprirono qualcosa di importante.
Molnar, il devoto e servile Molnar in realtà stava perseguendo un obiettivo personale. Sfruttare lo stolido esercito di Rakosi per accumulare ricchezze.

Il vampirorakosi trasporta aline sulle braccia era all'oscuro di tutto. Si era allontanato con Aline fra le braccia, per celebrare il rito che l'avrebbe legata a lui per sempre. Nessuno conosceva l'ubicazione del suo rifugio.
Quando Rakosi tornò a Bergville fu accolto dallo zingaro pronto ad effettuare la sua mossa. Davanti al fatto di avere Zagor servito in un piatto d'argento, l'uomo che più odiava al mondo, il barone avrebbe distolto ancor più l'attenzione dal suo servo fedele e il servo avrebbe continuato indisturbato a sfruttare il padrone.

Ma Zagor parkman viene in soccorsomise in scacco entrambi, rivelando i secondi fini dello zingaro. Rakosi era furente. Finse di perdonarlo perché aveva in serbo per lui una punizione orribile.
Lo fece linciare dal suo esercito di vampirizzati, mentre lui dormiva il suo ultimo sonno diurno, prima di celebrare l'osceno matrimonio con la sua promessa sposa. Nel frattempo però gli equilibri si stavano spostando dalla parte dei disperati, ancora rifugiati nella chiesa. Albert si era ripreso ed era arrivato a spron battuto a Bergville con i rinforzi. La sera stava calando. Avevano pochissimo tempo per salvare Aline. Ma dove trovare il rifugio di Rakosi?

Forse rakosi uccide molnar Molnar non era immortale ma certamente aveva una scorza dura. E i gli ultimi istanti della vita che stava sfuggendo dalle sue membra li dedicò per vanificare i piani del suo signore. Con uno sforzo dettato dalla disperazione riuscì a liberare il piccolo Josif che aveva sorpreso e rinchiuso nella grotta che tratteneva Aline. Non riuscì nell'intento di liberare anche lei, ma tramite Josif aveva innescato la serie di eventi che portarono alla distruzione del vampiro. L'ultima sua azione prima che Rakosi gli spezzasse la schiena!

Josif parkman uccide rakosi era un ragazzino prudente. I vampirizzati si stavano diffondendo anche nel gruppo dei salvatori. Attese nell'ombra fino a quando non vide Zagor, Albert, Cico e Metrevelic e prontamente indicò loro la grotta dove era nascosta Aline, sulla quale già incombeva Rakosi e il terribile destino che le aveva assegnato. Zagor ancora una volta trattenne il vampiro, fino a quando Parkman, con tutta la forza dell'odio accumulato, non lo trafisse con un paletto di frassino. Il pipistrello che era stato Rakosi precipitò nelle acque schiumose di un fiume sottostante. Ma sarebbe tornato ancora una volta...

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Zagor contro il vampiro
Metrevelic
Vampyr
Il ritorno del Vampiro di
disegni Gallieno Ferri
storia Alfredo Castelli
Bergville
scheda Vittorio Sossi