il tessitore nel suo abbigliamento da beati paoli

Il Tessitore

(Mr Smith - Marvin Sykes)

Chi si cela dietro la maschera? Marvin Sykes è un'identità fittizia?


 
il tessitore come appariva ai complici ignari mr smith
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Il tessitore
di Robert Short
"L'unico nemico che Zagor non ha mai conosciuto (almeno fino al suo ritorno)"

Il lo sconquassato mycroft Tessitore è stato uno dei nemici più insidiosi dello Spirito con la Scure: vuoi per la capillarità e l'efficienza della sua organizzazione criminale, vuoi per la segretezza impenetrabile dietro alla quale si celava, vuoi per la letalità dei ninja e dei criminali dei quali si serviva.
Ma chi è questo pericoloso criminale e perché la sua strada ha incrociato quella di Zagor?
Tutto iniziò il giorno che arrivò a Darkwood, John Mycroft , un agente segreto inglese. L'uomo, unico sopravvissuto di un gruppo che aveva sventato le macchinazioni del Tessitore in Europa, pagando con la vita, era febbricitante e disperato e desiderava incontrare l'unica altra persona in grado di tenere testa al suo avversario: Zagor.
Mycroft era condannato a morte da un colpo misterioso dei ninja, il palmo vibrante.
Spinto al rifugio di Darkwood, nonostante le sue condizioni di salute, dalla convinzione che il Tessitore stesse ricostruendo la sua organizzazione in America.
Ma chi era questo terribile criminale?
...Un uomo solo che come un mostruoso tessitore, era in grado di tirare i fili di ogni genere di complotto...

Con l'omicidio di morton queste esplicite parole Mycroft descrisse il suo avversario. Uno stratega in grado di manipolare i destini di intere nazioni attraverso la pianificazione di omicidi politici, corruzione, sabotaggi e attacchi coordinati della delinquenza comune. Possiamo concludere che un uomo di tali capacità, in grado prevedere e orientare i destini politici e economici di qualsiasi stato, avrebbe un potere immenso e quasi impossibile da contrastare.

Comeil tessitore presiede una riunione ho già detto, nonostante queste premesse, la task force di Mycroft era riuscita a scardinare il suo impero, tanto da costringerlo ad una fuga in America dove, era convinto, si stava impegnando nel tessere una uova tela di complicità.
Mycroft morì subito dopo e le sue parole caddero nel vuoto. Fu solo per caso che Zagor entrò in contatto con gli uomini del criminale. E questo scontro gli fu fatale in quanto fu colpito dalla morte che giunge dopo, lo stesso colpo proibito che aveva decretato la fine di Mycroft, da parte di un combattente formidabile: uno dei ninja dei quali il Tessitore si circondava.

Zagor il tessitore gongola fra i suoi ninja precipitò in un baratro di disperazione e macchinazioni fino al momento in cui non fu costretto ad affrontare il Tessitore direttamente nel suo covo: Nuova Alamuut. Una delle lotte più disperate che lo Spirito con la Scure combatté. Una lotta contro il tempo, la morte, un nemico inafferrabile che mai si esponeva in prima persona e poteva contare su individui letali e senza scrupoli. Una lotta che Zagor vinse ma che si rivelò essere solo una partita patta, perché il Tessitore sfuggì alla sua presa senza che lui avesse appreso niente di lui. E c'era da scommettere che da quel momento le straordinarie capacità dell'avversario sarebbero state adoperate per un unico scopo: la vendetta contro lo Spirito con la Scure.

Ma quando il criminale, in ascesa politica, incrociò di nuovo la strada dello Spirito con la Scure ansioso di fargli pagare con sangue e dolore la distruzione della sua organizzazione, un epilogo inatteso lo accolse.
Il tessitore restò paralizzato e impotente su una sedia a rotelle.

In fede Robert Short
(per il ritorno del tessitore vedi la scheda breve su "la trama del ragno" - link a lato)

Blizzard Gazette N° 206

La Torre di Pietra
di Robert Short
"Tragica rapina"

Cico groucho abbot rapina la banca ne aveva combinata un'altra delle sue... Sfruttando le incredibili qualità di un aggeggio che non si sa come aveva acquistato, il ventrillo, era riuscito a scroccare una bevuta dai due baristi di Centerville. I due erano presto venuti alle mani e il litigio si era trasformato in una rissa che aveva coinvolto tutto il paese. Ma quando gli animi si erano calmati le ire degli abitanti si erano riversate sul messicano che, dopotutto, ne era stato la causa involontaria.
Di Cico si può dire tutto ma non lo si può definire un fortunato. Tanto che, trovato riparo nel tetto della banca, era stato tratto in ostaggio dalla sanguinaria banda di Groucho Abbot.

I il phantom aery la torre di pietra banditi erano fuggiti dalla prigione di Fort Concrete, grazie alle complicità di un misterioso organizzatore, in cambio di metà dei proventi della rapina.
Dopo il colpo si rifugiarono, attraverso un passaggio segreto, all'interno di una pittoresca torre di pietra, il Phantom Aery.
Anche il piccolo messicano fu trascinato in quella che si rivelò essere una vera e propria trappola per topi. Appena entrati si ritrovarono prigionieri nella nuda roccia e i cadaveri che rinvenivano man mano non lasciava dubbi su quale sarebbe stato il loro destino: la morte per fame. Una possibilità che avrebbe normalmente precipitato nello sconforto il piccolo messicano che dimostrò, al contrario, un'insospettabile prontezza di spirito.
Riuscì a convincere Abbot che lui rappresentava la loro unica speranza per la sua maestria nel comunicare con i segnali di fumo. Dalla cima della torre i segnali potevano essere visti a grande distanza.

Il zagor scala il phantom aery suo gioco sarebbe durato poco se Zagor non si fosse messo sulle sue tracce e, vista la situazione, non si fosse cimentato in una scalata ai limiti dell'impossibile. Neutralizzati Groucho e il suo compare i due amici misero insieme tutti gli elementi e giunsero ad una conclusione spaventevole. Forse i deliri di Mycroft sul Tessitore e sulla sua presenza in America non erano farneticazioni di un moribondo.
L'unico aggancio con il misterioso organizzatore era rappresentato dal bottino che i banditi avevano lasciato all'interno della torre: qualcuno sarebbe venuto a recuperarlo.

il ninja sovrasta Zagor Qualcuno arrivò.
Una figura esile, sinuosa, in grado di muoversi con insospettabile velocità e carica di energia a dispetto della apparente fragilità del suo corpo.
Zagor riconobbe in quella figura un ninja: uno di quegli assassini paventati da Mycroft che lo avevano condannato alla terribile morte del palmo vibrante.
Prima che Zagor potesse muovere un muscolo, il ninja si era già accorto di loro e poco poté fare lo Spirito con la Scure contro un nemico che combatteva con uno stile a lui completamente estraneo.
Zagor a terra era in balìa del suo avversario il quale esercitò su di lui la stessa pressione che aveva squassato il corpo di Mycroft: il colpo del palmo vibrante.
Zagor era condannato e la sua vita da quel giorno era in mano del suo assassino..



Blizzard Gazette N° 207

Il piano di Claymoore
di Robert Short
"Nick Harrigan e Pancho Gonzales"

Ora zagor e cico parlano con claymoore Zagor aveva un altro motivo per eliminare il Tessitore che aveva iniziato la sua opera di destabilizzazione e caos. L'unico modo per combattere un'organizzazione chiusa e segreta era infiltrarsi al suo interno.
Insieme al fidato amico colonnello Claymoore approntarono due identità fittizie per lui e per Cico: Nick Harrigan e Pancho Gonzales. Due criminali per i quali Fort Concrete rappresentava l'unica destinazione adatta.
Molti uomini del Tessitore erano evasi da quella prigione e poteva essere il punto di ingresso nell'organizzazione.

Insieme veduta di fort concrete a Claymoore inscenarono uno spettacolare scontro a fuoco per entrare a Fort Concrete in pompa magna, come assassini spietati e senza scrupoli, proprio il tipo di uomini che il Tessitore reclutava e reclamava per la sua organizzazione.
..

Blizzard Gazette N° 208

Iinfiltrati!
di Robert Short
"I terribili giorni a Fort Concrete"

I zagor strapazza walker giorni a Fort Concrete furono duri e terribili. Lunghi momenti di sconforto si alternavano negli animi dei due amici mentre aspettavano una mossa o un qualsiasi segno. Zagor si impegnò per rafforzare la fama sinistra di Nick Harrigan strapazzando il leader dei detenuti, Walker. C'è da riconoscere che anche Cico fece la sua parte. Con una buona dose di fortuna riuscì ad entrare nelle grazie dei detenuti, oscurando la fama di Perkins, il compare di Walker.

Ilzagor cico e il direttore mese a loro disposizione per infiltrarsi nell'organizzazione era trascorso senza che nessun contatto si fosse stabilito e i due amici vennero chiamati dal direttore del carcere. Ma un'orribile verità li attendeva. Il direttore non li aveva chiamati perché avvisato da Claymoore della loro missione, ma perché il colonnello, l'unico a conoscere il segreto della loro doppia identità, era stato ucciso il giorno stesso in un agguato.
Un velo di piombo calò sui nostri amici. A questo punto l'unico modo per uscire dalla prigione era che il Tessitore li arruolasse o, più semplicemente, un'evasione impossibile..

Zagor zagor e cico scoprono il cunicolo per evadere non si perse d'animo e iniziò a studiare un piano per evadere affrontando le correnti dell'Hudson. Ma Walker li tradì rivelando tutto al direttore e vennero di nuovi condotti al suo cospetto.
Il colloquio prese una piega imprevista.
Era proprio lui l'uomo del Tessitore e offrì loro quella possibilità per la quale avevano sopportato tutte le angherie degli ultimi giorni. Evadere, secondo un piano ben collaudato, ed entrare nell'organizzazione. Ma li avvisò che dure prove li attendevano e il prezzo da pagare in caso di fallimento sarebbe stato semplicemente la morte.



Blizzard Gazette N° 209

Nel covo del ragno
di Robert Short
"Zagor e Cico distruggono l'organizzazione"

Dazagor affronta la prima prova una scialuppa i due amici furono strappati al freddo abbraccio dell'Hudson e condotti in un capanno sull'East River in attesa di nuove istruzioni. Queste arrivarono sotto forma delle pallottole di quattro sicari incaricati di eliminarli. Con qualche difficoltà, disarmato, Zagor riuscì ad abbatterli giusto in tempo per ricevere i complimenti del braccio destro del Tessitore: il mascherato Mr Smith. Avevano superato, senza saperlo, la prima prova.

I Cico affronta la seconda prova due amici vennero condotti in un caseggiato dove vennero rifocillati e venne consentito loro di riposare. Le loro tribolazioni sembravano finite ma li aspettava una seconda prova. Per saggiare il loro sangue freddo Mr Smith iniziò a modificare l'aspetto delle stanze con pannelli mobili e pavimenti inclinati. Zagor intuì quello che stava succedendo e riuscì a riunirsi al messicano in tempo per impedire che si tradisse.

Senza zagor affronta la terza prova un momento di tregua i due precipitarono in una vasca in cui li attendeva la terza prova. Un coccodrillo di gigantesche dimensioni che non attendeva altro che divorarli! Zagor è comunque avvezzo ad affrontare tali minacce e il bestione non durò più di un attimo!
Erano ormai giunti nel cuore di Nuova Alamuut, al cospetto del terribile padrone di casa protetto da due ninja. A Zagor fu imposta forse la più terribile delle prove.

Uccidere cico ha una pistola puntata il compagno con un colpo di pistola alla tempia. Momenti di tensione terribile passarono fra i due amici bloccati in un impasse insanabile. Qualsiasi movimento avrebbe provocato la reazione dei ninja e Zagor aveva imparato quanto potessero essere veloci. Fortunatamente lo Spirito con la Scure si accorse per tempo che il cane della pistola era limato e il colpo non sarebbe partito. Obbedì quindi all'ordine sicuro che non avrebbe arrecato alcun danno all'amico e conquistandosi finalmente la fiducia del terribile criminale.

In il palmo vibrante qualche modo comunque i due amici dovevano essersi traditi, forse chiamandosi con i loro veri nomi nei momenti di maggiore tensione, perché Mr Smith, fingendo di affidargli un piano da portare a termine, aveva organizzato un agguato per eliminarli. Due Ninja, uno dei quali era quello che aveva condannato Zagor. Mentre era squassato dalle terribili vibrazioni che preludevano alla disgregazione delle sue ossa Zagor era impotente. Ma ancora una volta il ventrillo di Cico gli fornì il diversivo per scaricare il tamburo della pistola sul ninja, che si accasciò al suolo mettendo fine per sempre alla minaccia di morte.

Con cico e zagor vestiti da ninja un improbabile travestimento i due amici si avventarono contro la sede dell'organizzazione sbaragliando ogni forma di resistenza.
Fu una battaglia aspra. Combattuta a colpi di dinamite e pistole. Ma alla fine i nostri due amici erano nel cuore di Nuova Alamuut.
Del Tessitore non c'era traccia ma una piattaforma mobile li condusse in una stanza segreta dove Mr Smith stava armeggiando con una cassaforte che conteneva tutti i documenti compromettenti. Finalmente avevano le prove che servivano. Ma, in un angolo, la sinistra figura ammantata di rosso del Tessitore li osservava.

Zagor la fuga dimister smith si scagliò con tutta la rabbia che aveva in corpo su di lui solo per scoprire che si trattava di un fantoccio.
Il Tessitore era sempre stato un fantoccio. Chi allora guidava l'organizzazione? chi era il vero burattinaio? Mr Smith. Che nel frattempo era scivolato in un inviolabile passaggio segreto, lasciandosi dietro una maschera e un ventrillo con il quale faceva parlare il fantoccio. L'organizzazione era stata distrutta ma il Tessitore era ancora in libertà pronto a ricostruirla per vendicarsi dell'uomo che lo aveva distrutto. Ma questa è un'altra storia...

Darkwood Today

Il grande inganno!
di Vittorio Sossi
"La più ambiziosa storia zagoriana di Castelli"

La scheda sul Tessitore non era in programma. Avrei dovuto fare finalmente quella sul vampiro e quella su Von Axel. Ma mi sono accorto da parte dei molti che lo hanno cercato attraverso il motore di ricerca interno, che probabilmente sono parecchi i lettori di Zagor che non conoscono il personaggio.
Il Tessitore è la più ambiziosa creazione nella manciata di storie che il grande Alfredo Castelli ha sceneggiato per Zagor. E proprio la storia del Tessitore ha tutti gli ingredienti che l'autore infonderà nella serie che partirà di lì a poco: Martin Mystere.
Complotti, macchinazioni, organizzazioni-ombra, scenari politici catastrofici, e continui richiami a leggende e miti di altri tempi. La trama è quanto di più avventuroso ci possa essere; in perfetto stile 007. Chiaro l'omaggio a Bond e alla Spectre in quanto è proprio un agente segreto inglese che dà il la all'avventura: Mycroft.
Ma l'ingrediente squisitamente mysteriano è certamente il riferimento ai ninja e alla leggenda del vecchio della montagna. Le storie di Castelli nascono sulle enciclopedie ufficiali e non, quella che lui stesso ha definito la biblioteca infinita. Quella capacità, essenziale per uno scrittore, di assorbire informazioni da tutte le fonti e inserirle in una sceneggiatura.
Martin Mystere è un fumetto nato con questo stile e su queste fondamenta ha decretato il suo successo.
L'applicazione di queste regole a Zagor, seppur fornendoci storie godibili e divertenti, non ottiene lo stesso risultato. Se è vero che Zagor trae ispirazione da una miriade di fonti letterarie e cinematografiche per ricreare un universo, Darkwood, in cui tutto può accadere, le storie comunque hanno sempre dei finali chiusi in cui molti, se non tutti, gli interrogativi vengono risolti.
L'avventura del Tessitore si rilegge con piacere a distanza di anni, - io almeno l'ho riletta con piacere -. Però non si può perdonare a Castelli il Grande Inganno che dà il titolo all'ultimo albo ed è più un inganno per il lettore che per il povero Zagor.
Noi non vediamo chi è il Tessitore. Noi non sappiamo chi è Mr Smith. La sua storia, i suoi piani, perché è diventato così... i retroscena. Tutti elementi che le storie di Zagor si sono impegnate sempre a mostrare.
Mr Smith fugge nel passaggio segreto e se non ci fosse Burattini a ricucire tutte le trame zagoriane probabilmente sarebbe rimasto lì altri 20 anni.
Per un lettore zagoriano è difficile accettare una simile soluzione - comunque senza arrivare all'altro estremo delle storie odierne dove si pecca nel bisogno irresistibile di spiegare qualsiasi minimo ingranaggio della narrazione -.
Prendiamo ad esempio il moderno primo scontro fra Zagor e Mortimer. Il nostro eroe non sa nulla dell'avversario. Ma noi si. Sappiamo chi è Mortimer, chi sono i suoi complici, chi è Sybil, cosa vuole e come agisce. E comunque tutti gli interrogativi inespressi erano già in procinto di risoluzione con il suo ritorno.
Così non è andata per il Tessitore e io non mi stupisco perché sia stato riutilizzato dopo più di vent'anni, ma perché nessun altro abbia tentato di fare chiarezza prima.
Dopotutto la storia era considerevole non solo per il numero di pagine!
Ma guardiamo il lato positivo di tutto questo. Io personalmente sono tremendamente curioso di sapere quale trama e intreccio si sarà inventato Burattini per legare Mortimer al Tessitore!? E cosa si sarà inventato per chiudere le porte lasciate aperte da Castelli...
nota postuma Il Ventrillo non è tornato e il Tessitore si è dimostrato (giustamente) ben poca cosa rispetto a Mortimer.
(per il ritorno del tessitore vedi la scheda breve su "la trama del ragno" - link a lato)

opinioni
osservazioni
Il grande inganno
in altre pagine
scheda breve sull'avventura
la trama del ragno
Mortimer
La Maschera dell'Odio
di
disegni Franco
Donatelli
storia Alfredo
Castelli
Scheda Vittorio Sossi