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- N°31
Prima dello scontro finale, Hogan attacca sulle ali del Vultur
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Il Vultur
Il Vultur è
un demone dalla forma di orrendo avvoltoio: relegato in una dimensione oscura
può essere liberato da uno stregone ed entrare in comunione con un
uomo. E quando quest'uomo è Howard Hogan, sappiamo quale sarà
il bersaglio dei suoi artigli.
Preludio allo scontro finale tra MV e Hogan, che comunque
chiude un ideale ciclo di storie -anche se Hogan tornerà non
sarà più l'antagonista totale di MV-.
Nel numero 31 Manfredi introduce quelli che per un po' sostituiranno
Hogan nella lotta contro Magico Vento: La Volta Nera. Fra
i mascherati meritano menzione Kadosh, il capo della Volta (per poco)
e Aiwass.
Quest'ultimo è un negromante e intuisce sia le potenzialità
di Hogan, sia la natura nascosta dei suoi tormenti.
Kadosh e Aiwass sanno che Hogan è sull'orlo
della rottura non tanto per i suoi problemi giudiziari (iniziati con il
passaggio ai servizi segreti di Dick Carr), quanto per la fissazione
nei confronti di Magico Vento, con il quale Hogan ha già sperimentato
una sconvolgente comunicazione spirituale.
I due sanno che, se ne vogliono sfruttare le enormi potenzialità,
lo devono liberare dal suo incubo.
Aiwass lo inizia ad un doloroso periodo di crescita spirituale, per
perfezionare attraverso la sofferenza, le sue capacità. Con il
sangue il magnate della finanza è costretto a scrivere migliaia di
volte il nome del nemico: NED. (è fortunato che non si chiamasse
Ermenegildo o Massimiliano altrimenti sarebbe morto dissanguato N.d.R.)
Alla fine di questo periodo di purificazione spirituale lui potrà
assumere il controllo del Vultur, il potente demone vendicatore,
e scagliarsi con il peso di tutto il suo odio contro il nemico.
Marchiato a fuoco sul petto con una grande V, Hogan è pronto.
Durante il primo assalto si abitua alla nuova esperienza e semina il panico
fra gli indiani, impegnati in una partita di Shinny.
Nel frattempo anche Magico Vento sente vicino il momento del confronto
e si affida a Cavallo Zoppo per comprendere la natura di chi lo minaccia.
Lo sciamano gli dà alcuni importanti indizi. Il Vultur è
solo un mezzo, un demone guidato e mosso da un uomo, un nemico. Il Vultur
è invincibile ma chi lo guida no: è vulnerabile. Per cui quando
MV capirà chi ha di fronte e lo smaschererà pronunciando
il suo nome, il Vultur sarà risucchiato indietro nella sua
dimensione.
Hogan si prepara al secondo e definitivo incontro, trascrivendo in
un libro ossessivamente il nome di Ned: ignora il suo cognome e questo gli
risulterà fatale. Forse in un tentativo di esorcismo inconscio travisa
anagrammando le parole NED in END, illudendosi di impegnarsi nel confronto
finale.
Quando si avventa per la seconda volta contro MV e lo afferra con
gli artigli del Vultur è raggiante di piacere. Finalmente
il processo di identificazione si è compiuto! Lui non è più
Hogan è il Vultur e come tale è solo una forza malvagia e
vendicativa.
Ma i dubbi e le curiosità riaffiorano dietro la maschera del demone
e nel parossismo della vittoria esita e si attarda per capire chi sia veramente
Ned.
La rivelazione del nome completo, Ned Ellis, lo sconvolge e lo rende
vulnerabile all'attacco di MV che, ignaro dei motivi per cui Hogan
vuole sapere quello che in fondo al cuore già sa, comprende chi ha
di fronte, aiutato da una H maestosa nel petto del Vultur.
MV colpisce e urla il nome di Hogan spezzandone il contatto con la
creatura, che viene risucchiata in cielo.
Hogan ormai è convinto che Ned è suo figlio
(la cosa tormenta anche Poe che ha già saputo che la madre di Ned
era stata amante di Hogan).
Lo attenderà a Chicago fra le fiamme, in un episodio maestoso.
(Vittorio Sossi) |
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