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Osservazioni
Il Vultur, il demone evocato da Aiwass, è l'ultima occasione per Hogan di compiere la vendetta contro il suo nemico. Ma come può colpire colui che crede suo figlio?
 
 
 
 
l'artiglio del vultur
L'artiglio lacera la luna
(Pasquale Frisenda)
hogan con la V del vultur
Hogan con la MIA iniziale
(Pasquale Frisenda)
il vultur fa la sua prima vittima
Il Vultur attacca
(Pasquale Frisenda)
il vultur aggranfa magico vento
Perduto!
(Pasquale Frisenda)
Correlazioni
apparizioni
  • N°31 Prima dello scontro finale, Hogan attacca sulle ali del Vultur
Il Vultur

Il Vultur è un demone dalla forma di orrendo avvoltoio: relegato in una dimensione oscura può essere liberato da uno stregone ed entrare in comunione con un uomo. E quando quest'uomo è Howard Hogan, sappiamo quale sarà il bersaglio dei suoi artigli.
Preludio allo scontro finale tra MV e Hogan, che comunque chiude un ideale ciclo di storie -anche se Hogan tornerà non sarà più l'antagonista totale di MV-.
Nel numero 31 Manfredi introduce quelli che per un po' sostituiranno Hogan nella lotta contro Magico Vento: La Volta Nera. Fra i mascherati meritano menzione Kadosh, il capo della Volta (per poco) e Aiwass.
Quest'ultimo è un negromante e intuisce sia le potenzialità di Hogan, sia la natura nascosta dei suoi tormenti.
Kadosh e Aiwass sanno che Hogan è sull'orlo della rottura non tanto per i suoi problemi giudiziari (iniziati con il passaggio ai servizi segreti di Dick Carr), quanto per la fissazione nei confronti di Magico Vento, con il quale Hogan ha già sperimentato una sconvolgente comunicazione spirituale.
I due sanno che, se ne vogliono sfruttare le enormi potenzialità, lo devono liberare dal suo incubo.
Aiwass lo inizia ad un doloroso periodo di crescita spirituale, per perfezionare attraverso la sofferenza, le sue capacità. Con il sangue il magnate della finanza è costretto a scrivere migliaia di volte il nome del nemico: NED. (è fortunato che non si chiamasse Ermenegildo o Massimiliano altrimenti sarebbe morto dissanguato N.d.R.)
Alla fine di questo periodo di purificazione spirituale lui potrà assumere il controllo del Vultur, il potente demone vendicatore, e scagliarsi con il peso di tutto il suo odio contro il nemico.
Marchiato a fuoco sul petto con una grande V, Hogan è pronto.
Durante il primo assalto si abitua alla nuova esperienza e semina il panico fra gli indiani, impegnati in una partita di Shinny.
Nel frattempo anche Magico Vento sente vicino il momento del confronto e si affida a Cavallo Zoppo per comprendere la natura di chi lo minaccia.
Lo sciamano gli dà alcuni importanti indizi. Il Vultur è solo un mezzo, un demone guidato e mosso da un uomo, un nemico. Il Vultur è invincibile ma chi lo guida no: è vulnerabile. Per cui quando MV capirà chi ha di fronte e lo smaschererà pronunciando il suo nome, il Vultur sarà risucchiato indietro nella sua dimensione.
Hogan si prepara al secondo e definitivo incontro, trascrivendo in un libro ossessivamente il nome di Ned: ignora il suo cognome e questo gli risulterà fatale. Forse in un tentativo di esorcismo inconscio travisa anagrammando le parole NED in END, illudendosi di impegnarsi nel confronto finale.
Quando si avventa per la seconda volta contro MV e lo afferra con gli artigli del Vultur è raggiante di piacere. Finalmente il processo di identificazione si è compiuto! Lui non è più Hogan è il Vultur e come tale è solo una forza malvagia e vendicativa.
Ma i dubbi e le curiosità riaffiorano dietro la maschera del demone e nel parossismo della vittoria esita e si attarda per capire chi sia veramente Ned.
La rivelazione del nome completo, Ned Ellis, lo sconvolge e lo rende vulnerabile all'attacco di MV che, ignaro dei motivi per cui Hogan vuole sapere quello che in fondo al cuore già sa, comprende chi ha di fronte, aiutato da una H maestosa nel petto del Vultur.
MV colpisce e urla il nome di Hogan spezzandone il contatto con la creatura, che viene risucchiata in cielo.
Hogan ormai è convinto che Ned è suo figlio (la cosa tormenta anche Poe che ha già saputo che la madre di Ned era stata amante di Hogan).
Lo attenderà a Chicago fra le fiamme, in un episodio maestoso.
(Vittorio Sossi)

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