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Osservazioni
Blast rappresenta l'arroganza
del denaro. La presunzione che tutto è concesso, a patto di avere
soldi sufficienti. Blast farà una brutta, e giusta, fine non prima
di averci fatto rivoltare lo stomaco.
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Crapulento
(Pasquale frisenda) |
La giusta Fine
(Pasquale frisenda) |
implorante
(Pasquale frisenda) |
Correlazioni |
apparizioni
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Ferdinand Blast
Blast occupa lo spazio di un solo numero di Magico Vento, ma non è uno di quei personaggi che si dimenticano facilmente. Nonostante un po' stereotipato, colpisce allo stomaco e al cuore. Ci viene presentato durante un pranzo di lavoro mentre tedia Hogan, insofferente ma compassato, con le sue teorie sociologiche. Immaginate i pensieri di Hogan mentre Blast divide il mondo in due categorie: i poveracci che trascinano la propria esistenza su questa terra, faticando per aggiungere un giorno in più al loro già logoro calendario, e i ricchi, i potenti, quelli la cui utilità sociale è godersi il mondo! Chissà che faccia avrebbe fatto, come avrebbe distorto le sue grasse fattezze il misero Ferdinand, se avesse solo per un istante avuto accesso ai pensieri di Hogan: un uomo la cui scalata sociale è sì costruita sulle spalle dei poveracci, ma ha come unico scopo la rivalsa e l'umiliazione di quelli come Blast. Invece il grasso faccione continua a vomitare parole come un fiume in piena di fronte ad un uomo che crede suo pari e per il quale rappresenta solo un mezzo per accedere ad un finanziamento dei piccoli risparmiatori. Dice: eliminare la miseria eliminando i miserabili... Fatto sta che Blast vuole partire un viaggio verso l'ovest. Un viaggio in cui vuole pavoneggiarsi di fronte a Hogan e mostrargli il suo potere sulla vita degli straccioni. Hogan non ha alcuna intenzione di assecondarlo; se non per ragioni morali, certamente per ragioni pratiche. Blast morirà senza neanche immaginare che il grande Hogan non ha voluto passare neanche un giorno con la sua scomoda compagnia! (al suo posto ci sarà Dick Carr camuffato n.d.r.) Magico Vento e Poe sono costretti ad incrociare la strada di Blast per una tragica coincidenza: durante il suo viaggio Blast incrocia Erba Dolce, sfortunata sorella di Rifiuta-di-Smettere, e la uccide, probabilmente dopo aver abusato di lei insieme al suo bambino poco più che neonato. Il delirio di onnipotenza del viscido banchiere durerà poco e Blast imparerà a sue spese che la forza evolutiva che decide il più forte, di abusata darwiniana memoria, cambia a seconda dell'ambiente. Ci sono posti in cui i soldi e il potere non contano nulla. Posti come Loup Fork dove la forza che determina la sopravvivenza del più adatto ha le sembianze segaligne del giudice Kellog: un uomo che usa la forca come noi useremmo il telecomando. Quando Blast, nella sua illusione di impunità, tenta di rapire un bambino di Loup Fork, finisce nelle grinfie del giudice e la sua vita non vale più niente. Prega: Vi prego lasciatemi andare... io posso pagare tutto quello che volete. Nonstante tutto Blast sfugge alla forca grazie all'intervento dell'angelo custode che gli è stato assegnato da Hogan: Herbert. Era destino del grasso banchiere imparare della vita in quei due ultimi giorni più che in tutti gli altri che aveva vissuto. Ci sono posti come il misero campo pawnee di Freccia Spezzata, il vedovo di Erba Dolce, pieni stracolmi di straccioni puzzolenti e abbrutiti dall'alcool che, secondo la morale di Blast, non avrebbero il diritto di esistere e la cui compiacenza potrebbe essere comprata con un nichelino. In questo posto, fra la miseria più nera, Blast cade per sempre nel fango. (c'è chi dice che il fango stesso si sentisse sporco al suo tocco) |
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