ATTENZIONE!!! se visualizzi questo pagina senza formattazione alcuna con testo nero su fondo bianco vuol dire che stai usando un browser che non supporta i CSS!!! Si tratta delle versioni di explorer anteriore alla 5, netscape 4 e inferiori, opera 5 e altri che probabilmente non conosco. I contenuti del sito immagini e testi dovrebbe comunque essere leggibili. L'unico problema è la barra del menù di navigazione che non si vede completa. La puoi rggiungere a questo indirizzo menu.
Osservazioni
Personaggio tanto discreto quanto
spietato è l'ombra di Hogan fino alla morte nel numero 25. Abile
pistolero, organizzatore puntiglioso, di buone maniere sia in società
sia quando uccide, freddo come un serpente... Insostituibile. La sua morte
coinciderà con il declino di Hogan e la sua prima parziale sconfitta!
|
A Fort Ghost
(Josè Ortiz) |
Meditabondo
(Raffaelli-Ramella) |
Stupito davanti a Zuzeca
(Corrado Roi) |
vede Zuzeca ovunque
(Luigi Piccatto) |
Correlazioni |
apparizioni
|
Herbert
Herbert è il braccio destro di Hogan nei primi 25 numeri della saga di Magico Vento. Rappresenta qualcosa di più di un semplice esecutore e qualcosa di meno di un abile consigliere. Dopotutto ad Hogan piace arrogarsi la paternità di tutti i successi e addossare i fallimenti ad altri; per cui Herbert oltre a servirlo fedelmente ha dovuto anche sopportare le sue sfuriate e le sue frustrazioni. Il coinvolgimento di Herbert nella trama inizia subito. Lui stesso ha partecipato e organizzato il massacro di Fort Ghost e quindi, insieme a Carmody è corresponsabile della fina di Ned Ellis e della rinascita di Magico Vento.
Manfredi ce lo presenta nei primi numeri con un basso profilo tanto
che sembra quasi un maggiordomo. Ma la sua crescita procede a passo esponenziale.
Già nello scontro con Lady Charity salva
il suo principale dalla piccola ma micidiale pistola di Poe.
Però è proprio l'impossibilità di contare su Herbert
a dimostrare ad Hogan il valore del suo braccio destro. Hogan ha
bisogno urgente di fondi ed è costretto a rivolgersi, su consiglio
dello stesso Herbert, a Rivet, un mercenario di origine francese,
per attuare una audace rapina al treno. Rivet dimostra una diabolica abilità
e audacia nel portare a termine il colpo. La sua lealtà però
a valore di un soldo bucato. Tradisce Hogan e fugge con la sua banda con
i proventi della rapina.
Ma il destino di Herbert è segnato dalla sua fedeltà
ad Hogan. L'affarista deve affidarsi, per saziare la sua cronica fame di
fondi, ad un banchiere, Ferdinand Blast, che coltiva
insane inclinazioni pedofile ed omicide. Blast vorrebbe viaggiare
con Hogan per dimostrargli l'efficacia della sua personale teoria,
secondo la quale la miseria va combattuta eliminando i miserabili.
Carr è tornato a Chicago impersonando Herbert.
Questa sua interpretazione lo precipita in un incubo senza paragoni. Lo
spirito di Herbert approfitta dell'esistenza di questo suo "gemello
" sulla terra per prepararsi al Kini: il suo ritorno dal mondo
dei morti attraverso la reincarnazione nel corpo dell'uomo senza volto! |
Navigazione
|