Grazie ad un subdolo artificio di copertina trepidiamo per lo scontro finale tra Hogan e MV; come al solito l'abile Manfredi ci inganna. Neanche in questa occasione i due si incontreranno.

Pinkler, con la sua debolezza, ha stancato Hogan che vede svanire la prospettiva di rapidi e lauti guadagni, e si è scavato una fossa profonda.
Hogan ha intenzione di sacrificarlo e fare ricadere la colpa sugli agricoltori. Organizza la finta fuga di Pinkler sulla sua carrozza, nella quale prende posto Carr travestito. Crow, Alex e Carr hanno l'ordine di uccidere Pinkler ed eliminare gli uomini di scorta, ma ognuno di loro è parzialmente all'oscuro dei piani dell'altro.

John Smith continua la sua opera di mistificazione e ha deciso di far ricadere la colpa dell'omicidio di Sloane sui figli deformi di Ma' Hazel. Questa iniziativa sarà la sua rovina. Scoprirà quanto pericoloso possa essere Caleb e le sue sorelline e avrà un nuovo posto di spaventapasseri nel suo stesso campo. Uno scatto di carriera niente male!

Warren Crow è ansioso di prendere il posto di Herbert nei favori di Hogan e comanda la trappola per Pinkler. Perirà ucciso da MV.

Alex scopre di non saper uccidere un uomo a sangue freddo e rischierà di essere uccisa da Crow nell'agguato finale.

MV chiede alla Donna-Grano di prendere il posto di Poe che aveva visto morente nella visione del numero precedente: fortunatamente il suo sacrificio non sarà necessario perché di fronte non avrà Hogan, ma Carr, condizionato e in trance grazie ad un comando post-ipnotico che lo stesso MV gli aveva impartito in un numero precedente.

A sorpresa si ripresenta alla fine del numero Fulton, il senatore amico di Poe e avverso a Hogan. Utilizzerà la testimonianza di Carr per incastrare Hogan e scongiurare il coinvolgimento degli agricoltori, innocenti ma contenti, nella morte di Pinkler.

Inutile dire che ritroveremo spesso sia l'uno che l'altro!

Vittorio Sossi